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“Se da una parte può essere un metodo per evitare gli assembramenti, dall’altra li provoca, perché si riduce lo spazio di lavoro di un pubblico esercizio”. Questo, in sintesi, il pensiero del presidente di Confcommercio Ventimglia, Dario Trucchi, sul tema coprifuoco. Un argomento che tiene banco e che preoccupa gli esercenti, alle prese con una ripartenza economica che, viste le restrizioni, fatica a decollare.

Dal governo, lo spostamento in avanti del coprifuoco sembra ormai certo. Restano due incognite, relative all’orario (dalle 23 o dalle 24) e alla data in cui verrà cambiato. “Anche noi, come associazione, stiamo facendo pressioni per spostarlo e poi andare in stagione e levarlo – spiega Trucchi. – Sarebbe bene fare l’estate senza il coprifuoco. Speriamo che ci sia un cambio di passo, levando determinati divieti che non aiutano”.

Nella città di confine si attende, nel frattempo, il ritorno dei francesi. Da domani, domenica 16 maggio, verrà eliminato l’obbligo di quarantena di 5 giorni per chi entra in Italia dalla Francia. “Da sempre la nostra zona va ragionata come Nizza-Sanremo, perché l’indotto commerciale e turistico è quello lì. Ora ci auguriamo che si possa riavere un afflusso di commercio e turismo che deriva dalla frontiera, così da dare un ulteriore respiro ai commercianti di Ventimiglia che ne hanno davvero bisogno”.

Altro tema caldo a Ventimiglia quello relativo alla situazione migranti. “Di recente ci sono stati episodi di violenza che vanno sempre condannati – dichiara Trucchi. – Tempo fa abbiamo fatto un incontro con il Questore, dove lamentavamo una percezione di insicurezza, qui a Ventimiglia, che sta degenerando. La soluzione? Alcuni dicono aumentare i controlli di polizia, altri dicono rimettere un centro di transito: chiaro è che una soluzione bisogna trovarla, per la loro e la nostra sicurezza e in vista di una ripresa turistica”.