polizia frontiera

Aveva messo a punto un perfetto stratagemma per viaggiare indisturbato in Europa: una patente italiana ed una spagnola, da esibire a seconda delle circostanze.

Così un italiano di 60 anni, calabrese di origine ma residente ad Aosta, si è presentato alla barriera autostradale, dove i dispositivi di controllo, più capillari ed incisivi in concomitanza del Ferragosto, pianificati secondo le direttive del dr. Santacroce, Dirigente della Polizia di Frontiera, portano costantemente i loro frutti.

L’uomo, alla guida di un fuoristrada di notevole valore, di rientro presumibilmente dalla Spagna, ha esibito una “perfetta” patente di guida spagnola a lui intestata. Mentre il poliziotto, particolarmente esperto nell’individuazione del falso, ha valutato scrupolosamente il documento, l’uomo pareva non volersi neppure muovere dall’abitacolo, tanto da insospettirlo.

Nell’attesa che la Centrale fornisse indicazioni, l’Operatore di Polizia ha controllato l’auto e il cassettino sotto il cruscotto dove, nascosta nel libretto di istruzioni del veicolo, era presente un’altra patente di guida, questa volta italiana.  Anche questo ultimo documento, da apparente seppur scrupolosa valutazione, non mostrava nessuno dei tipici segni della contraffazione. L’Operatore di Polizia però nutriva dei dubbi sempre più forti, anche in ragione dell’atteggiamento dell’uomo, dubbi che lo hanno spinto a condurre l’uomo in Ufficio per proseguire gli accertamenti.

La successiva verifica dei documenti, effettuata sia tramite sofisticate apparecchiature in dotazione esclusiva alla Polizia di Frontiera, che mediante accertamenti presso il Centro di Cooperazione  -per quanto attiene il documento spagnolo- , ha reso possibile scoprirne  la falsità, la cui fattura, particolarmente ben fatta, aveva presumibilmente  tratto in inganno altri addetti al controllo.  Le indagini effettuate hanno permesso infine di scoprire che l’uomo, al quale era stata revocata la patente di guida già dal 2006, aveva adottato lo stratagemma di esibire la patente spagnola (falsa) quando si trovava in Italia, forte del fatto che trattandosi di documento straniero  sarebbe stato improbabile scoprirne la falsità, mentre in Spagna, dove si recava con frequenza, mostrava quella italiana, altrettanto falsa ma di straordinaria fattura che, analogamente, avrebbe reso estremamente difficile la scoperta.

Al termine dei lunghi accertamenti, l’uomo è stato denunciato sia per falso documentale che per guida senza patente, mentre il veicolo è stato posto sotto sequestro. Sono state inoltre contestate le violazioni al Codice della Strada.