Con l’inizio del 2018 parte il reddito di inclusione sociale, il nuovo sussidio economico introdotto con lâapprovazione della legge delega contro la povertĂ . Le domande potranno essere presentate dal 1° dicembre 2017.
La domanda dovrĂ essere presentata presso il punto di accesso del Comune di Ventimiglia il mercoledĂŹ dalle ore 9 alle 13. Sia la richiesta di informazioni che la presentazione della domanda possono essere fatte attraverso appuntamento dedicato contattando i numeri 0184/6183222 e 0184/6183217, oppure chiedendo un appuntamento attraverso lo sportello di cittadinanza ATS1 nelle giornate di lunedĂŹ e venerdĂŹ dalle ore 9,00 alle ore 13,00. Il Comune invierĂ poi la domanda allâInps che dovrĂ rispondere entro 5 giorni dal ricevimento della documentazione. Se approvato, lâassegno REI verrĂ erogato a partire dal mese successivo a quello di approvazione della domanda.
âSi tratta di uno strumento in cui crediamo molto: lâufficio dei servizi sociali Ăš pronto ad accogliere le domande dei cittadini che intendono far ricorso alla misura dei REI, nonchĂ© a dare informazioni utili per comprendere se vi Ăš la possibilitĂ di accedere alla misura,â dichiara lâAssessore ai Servizi Sociali Vera Nesci.
Come funziona? Il reddito di inclusione sociale Ăš composto da due parti: un assegno mensile e un progetto personalizzato di reinserimento sociale e lavorativo. Lâassegno mensile dipende dalla dimensione del nucleo familiare e dalla distanza del reddito familiare da una soglia di accesso. Lâassegno verrĂ erogato per 18 mesi. Eâ rinnovabile per non piĂč di 12 mesi, ma tra la conclusione e lâinizio del Rei successivo dovranno passare almeno 6 mesi.
La seconda componente del Rei Ăš il progetto personalizzato per lâintegrazione sociale e lavorativa. Il progetto ha lo scopo di portare la famiglia a superare la situazione di difficoltĂ . Il progetto non riguarda solo la situazione lavorativa in senso stretto, ma puĂČ anche riguardare la ricerca di una casa, la somministrazione di cure mediche e lâeducazione dei figli.
Lâassegnazione del sussidio dipenderĂ infatti anche dallâ indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) e dallâindice della situazione reddituale (cioĂš il reddito realmente a disposizione delle famiglie per far fronte alle spese di tutti i giorni). Lâutilizzo di questo secondo criterio ha lo scopo di non escludere le famiglie che versano in stato di povertĂ ma che hanno la prima casa di proprietĂ . PurchĂ© non abbiano altri immobili che producano reddito. In particolare, lâindicatore ISEE deve essere pari o inferiore a 6mila euro, e lâISRE deve essere pari o inferiore a 3mila euro.
Vi sono poi dei vincoli patrimoniali. Il patrimonio immobiliare, esclusa la casa di proprietĂ , non deve superare i 20mila euro. E il patrimonio mobiliare (conti correnti bancari o postali; certificati di depositi e credito, buoni fruttiferi e assimilati, azioni e obbligazioni) non deve superare i 10mila euro. Ma la soglia massima per il patrimonio immobiliare si riduce a 6mila euro per i nuclei familiari composti da una persona e a 8mila per quelli composti da due persone. Gli aventi diritto dal 1 gennaio 2018 sono le famiglie con almeno un minore o un figlio disabile o una persona in stato di gravidanza, oppure con una persona di almeno 55 anni disoccupata. La legge di bilancio prevede che da luglio 2018 tutti questi requisiti categoriali vengano meno.