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Una pattuglia della Polizia di Stato ieri è intervenuta in passeggiata Oberdan su segnalazione di alcuni passanti in apprensione per la scena cui avevano appena assistito.

Un uomo che camminava sul marciapiede, come sempre affollato dai pedoni in transito nelle ore centrali della giornata, si accasciava improvvisamente al suolo in preda a dolori che parevano interessare il torace.

Un passante, resosi conto dell’accaduto e preoccupato per l’apparente gravità del fatto, aveva subito soccorso lo sconosciuto ormai riverso a terra che poi, lentamente, aveva dato parziali segni di ripresa.

Una donna nel frattempo si procurava dell’acqua e si accingeva a somministrarla all’uomo.

Altre persone di passaggio, preoccupate per quello che sembrava un serio problema di salute, avevano richiamato l’attenzione della volante di Polizia che in quel momento percorreva una via limitrofa.

Gli Agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Ventimiglia accorrevano immediatamente e si accingevano ad allertare il soccorso sanitario d’emergenza 118.

A quel punto l’uomo, un cittadino francese di origine armena, dopo aver cercato invano di dissuadere i poliziotti dal chiamare i soccorsi asserendo di sentirsi meglio, si trovava costretto a svelare l’inattesa verità dei fatti.

Inaspettatamente gli Agenti apprendevano che il trentenne, autodefinendosi “youtuber”, aveva premeditatamente inscenato l’episodio fingendo il grave malessere al fine di riprendere in video le reazioni dei passanti.

A quanto pare il suo intento era quello di dimostrare nei fatti, e successivamente divulgare sul web, le diverse reazioni delle persone poste di fronte al medesimo evento simulato sia in Italia che in Francia.

Probabilmente il medesimo inganno era già stato realizzato oltre confine.

A circa 30 metri di distanza gli operatori di Polizia individuavano anche il complice, un georgiano residente in Francia che, con un’attrezzatura di livello professionale e opportunamente celata alla vista, poi sequestrata dagli Agenti, aveva registrato tutta la scena.

I poliziotti hanno trovato una microtelecamera inserita nella montatura degli occhiali anche indosso al “falso malato”,  invisibile ad occhio nudo.

Gli operatori della squadra volante accertavano che la pericolosa rappresentazione era già stata realizzata a Ventimiglia, poche decine di minuti prima, nella zona delle poste centrali.

Anche in quell’occasione era stato richiesto l’intervento di una pattuglia, di altre Forze di Polizia, e del servizio d’emergenza 118 che solo poco prima dell’arrivo sul posto era stato informato del falso allarme.

Considerata la recidiva, i luoghi in cui hanno realizzato la simulazione intensamente frequentati da persone ignare, il ripetuto falso segnale di pericolo comunicato alle Autorità con la conseguente ingiustificata attivazione delle procedure di soccorso di fronte ad un’emergenza inesistente, i due uomini venivano indagati in stato di libertà per il reato di procurato allarme in concorso.

L’articolo 658 del codice penale prevede la pena dell’arresto fino a 6 mesi o l’ammenda fino a 516 euro.