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Doveva scontare la sua pena agli arresti domiciliari nella sua abitazione di Milano e, invece, ha ben pensato di raggiungere il ponente ligure per una gita fuori porta.

Si tratta di C.G., classe 81, al quale il Tribunale di Milano aveva notificato il provvedimento restrittivo lo scorso 5 aprile, con obbligo di non allontanarsi dal suo appartamento meneghino se non per comprovate esigenze, nelle quali di certo non era ricompro un viaggio di 200 km.

Il soggetto si trovava nei giardini comunali di Ventimiglia, steso su una panchina.

A “trovarlo” sono stati gli Agenti del Reparto Prevenzione Crimine Liguria, unità della Polizia di Stato altamente addestrate e specializzate nell’attività di controllo del territorio aggregato a Ventimiglia e dotato del Sistema Mercurio, una sofisticata strumentazione in grado di effettuare una lettura delle targhe in movimento, così da individuare, in tempo reale, le auto rubate e, al contempo, di registrare un video su supporto informatico tutte le attività degli operatori con possibilità di inviare, in tempo reale, le immagini alla Sala Operativa.

I giardini pubblici, così come altre zone della città considerate “sensibili”, vengono quotidianamente attenzionate dagli operatori di polizia, impiegati per contrastare i fenomeni di degrado urbano e criminalità diffusa.

Dall’interrogazione delle Banche Dati in uso alla Polizia di Stato, gli operatori potevano constatare che il reo era già stato tratto in arresto, lo scorso giugno, per un’altra evasione dai domiciliari, consumata però nel territorio milanese.

Pertanto, a causa della sua condotta, l’uomo veniva tratto in arresto per il reato di evasione e, su disposizione del P.M., associato al carcere di Imperia.