curiosità - Bruno sciolli racconta la storia del pescatore Giuan e del suo Lacia dire
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Bruno Sciolli da anni si occupa della promozione di eventi tramite l’associazione da lui fondata ‘Lascia Dire‘, ma questo singolare nome da dove deriva?

“L’associazione nasce nel 2003 – spiega Bruno – e prende nome dal famoso gozzo del pescatore Giuan De Minò. La storia di questo nome è molto particolare; Giuan viaggiando, aveva fatto la guerra in Grecia dove era stato imprigionato, aveva visto che in Sicilia costruire queste barche costavano meno, così l’ha fatta costruire e trasportare con il treno a Ventimiglia dove ad attenderlo c’erano tutti i pescatori della zona che cercavano di criticare l’imbarcazione, forse per invidia, e così quando è stato il momento di immatricolarla memore delle critiche Giuan ha deciso di nominarla ‘Lascia Dire’“.

Da qui questo nome ha preso piede: a Ospedaletti troviamo una villa così nominata, come anche diverse imbarcazioni, ma il pescatore era anche una persona molto lungimirante e soprattutto legata all’ambiente e alla tutela del mare.

“Lui aveva reti di cotone e famoso il suo detto, quando qualcuno gli chiedeva ‘Giuan quando si stava ben? lui rispondeva quando i palamiti erano di canapa, poi è arrivato il nylon e ha rovinato tutto, ma oltre a questo- racconta ancora Bruno – si era accorto dell’importanza dell’oasi della foce del Nervia per la riproduzione dei branzini così come dell’area di tutela marina di Capo Mortola. Se si fossero riservati e protetti avrebbero reso il mare più ricco e ci sarebbe stato più pesce per tutti.”

La lungimiranza di Giuan, che aveva visto prima di tutti gli altri l’importanza cruciale di queste due aree per l’ecosistema del mare, si mostrò anche nella sua idea di turismo.

“Lui fu il primo a fare i bungalow alla foce del Nervia per i turisti stranieri che portava a far visitare queste aree, a mostrare la fauna e a pescare, aveva già intuito le possibilità di un turismo sostenibile per le nostre zone.”

L’obiettivo ora di Bruno Sciolli e della sua associazione è di realizzare un museo dei pescatori per ricordare grandi personaggi come Giuan e tanti altri che hanno fatto la storia della città di confine.

Nel video di Riviera Time l’intervista completa a Bruno Sciolli.