comune ventimiglia

Parte il “Mercatino di Antiquariato, Collezionismo e Vintage 2022” a Ventimiglia, in via Aprosio (nel tratto pedonale dal Teatro Comunale fino all’intersezione con Via Repubblica), che si svolgerà nelle giornate del secondo e quarto sabato del mese a far data da marzo fino a novembre 2022, compreso.

La Giunta Scullino ha dato il via libera all’iniziativa con lo scopo, annuncia l’amministrazione ventimigliese, di animare la città.

Spiega il sindaco Gaetano Scullino: “Le nuove isole pedonali devono diventare luoghi di incontro e confronto. Il “Mercatino di antiquariato e collezionismo” può costituire un importante veicolo di promozione e valorizzazione economica, sociale, culturale e turistica del territorio. Questa amministrazione è sensibile alla richiesta e valorizzazione di buone prassi di riuso e riciclo, nonché alla valorizzazione dei prodotti dell’ingegno e della creatività, realizzati da hobbisti con attività priva di connotazione imprenditoriale, ovvero di vendita e baratto di oggetti di modico valore”.

Continua il primo cittadino: “Un appuntamento fisso che sarà da richiamo per nuovi visitatori che verranno nella nostra città. Questo è solo l’inizio, ci aspettiamo nuove proposte in modo da avviare la programmazione di nuovo eventi nelle nostre nuove isole pedonali”.

Alle parole di Scullino fanno eco quelle degli assessori Simone Bertolucci e Matteo De Villa: “È sempre più diffusa e radicata, da diversi anni ed in vari Comuni della Regione Liguria, la realizzazione dei cosiddetti mercatini dell’usato destinati ad operatori hobbisti, a causa della crisi economica, del diffondersi della mentalità del riuso nell’ottica della salvaguardia dell’ambiente, del riciclo consapevole, i cui esiti positivi si riscontrano anche come occasione anche di relazioni sociali interpersonali”. E precisano i due assessori: “L’iniziativa in oggetto può essere considerata una forma di incentivazione alla “prevenzione del rifiuto” in quanto attraverso il riutilizzo di prodotti e dunque l’estensione del loro “ciclo di vita” di fatto si può diminuire la produzione dei rifiuti, rappresentando inoltre uno strumento atto a favorire l’incontro della domanda e dell’offerta per oggetti che sfuggono alle logiche distributive commerciali, con la finalità di creare luoghi di forte attrattiva sociale, ricreativa e culturale per i cittadini”.