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“La situazione non è migliorata tantissimo nonostante sia iniziata la campagna di vaccinazione”. A parlare il presidente della Confcommercio di Ventimiglia Dario Trucchi.

Il covid-19, l’alluvione, la chiusura dei confini e il prolungato periodo in fascia arancione stanno mettendo sempre più in difficoltà le attività della città frontaliera: dalla ristorazione all’abbigliamento.

“Per il mondo della ristorazione è un periodo drammatico – dice Trucchi. Abbiamo avuto anche la tempesta Alex oltre alla pandemia e le ulteriori restrizioni da San Valentino quindi, a oggi, è un mese che il distretto è fermo. Si tratta di una situazione che già pesava e ora pesa ancora di più anche perché lo spiraglio di riapertura, nessuno ne parla, ci auguriamo che sia subito dopo il 6 aprile.

Ci aspettavamo di essere chiusi a Pasqua – prosegue Trucchi, ma vorremmo sapere quando si potrà tornare a lavorare. Abbiamo speso dei soldi per attenerci ai protocolli covid. Dobbiamo cercare di ripartire con aperture pranzo e cena e mano a mano far riaprire le attività e i commercianti”.

Trucchi conclude senza usare mezzi termini: “Siamo in una città fantasma, alla canna del gas. Persone che hanno sempre pagato i propri affitti iniziano a essere davvero in forte difficoltà, oltre ai tanti che già lo erano”.