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Fin dalla sua fondazione, la biblioteca Aprosiana di Ventimiglia fu dotata da Angelico Aprosio di alcune migliaia di tomi accompagnati da numerosi, e in alcuni casi preziosi, incunaboli e manoscritti.

Attualmente la biblioteca si suddivide in due grandi periodi storici: il 1500, che comprende 20mila volumi, e il 1600, con 5200 volumi. A questi vanno aggiunti 130 incunaboli, alcuni dei quali di eccezionale valore storico.

Per anni direttore del Fondo Aprosiano, il dottor Ruggero Marro ci accompagna alla scoperta dei tesori custoditi al suo interno. Qui ci vengono mostrati diversi libri, tra cui un’edizione del 1618 dell’opera Anatomia del cavallo, infermità, et suoi rimedi di Carlo Ruini, il primo volume redatto scientificamente su un animale. Oltre a questo, un armamentario chirurgico risalente al 1655, vera e propria pietra miliare per la chirurgia del tempo, utilizzato come manuale universitario. Tra i volumi più preziosi anche una Bibbia stampata a Venezia nel 1480 e La celestina, romanzo d’amore di inizio ‘500 considerato ancora oggi un capolavoro della letteratura spagnola.