Piergiorgio Odifreddi martedì 12 luglio al Teatro Romano di Ventimiglia, con lo stile del matematico divulgatore racconta “La matematica dei Greci” nello spettacolo “Sul cammello e all’ombra del bastone”, un progetto ideato da lui stesso insieme a Sergio Maifredi, che ne firma la regia.
Come sulla faccia visibile della cultura greca svettano l’Iliade e l’Odissea di Omero e i Dialoghi di Platone, così su quella nascosta si ergono maestose le prime sistemazioni della matematica e della logica occidentali: gli Elementi di Euclide e l’Organon di Aristotele. Non soggettivi racconti di guerra o di viaggio, né personali opinioni etiche o morali, ma oggettive e impersonali descrizioni di precise scoperte, destinate a rimanere immutabili, e rimaste immutate, nei secoli. Come Eratostene misurò la circonferenza terrestre? E come Ipparco intuì l’esistenza dell’America? La cultura greca ha una faccia nascosta, come la Luna: è la faccia del razionalismo scientifico, senza il quale non sarebbe possibile la tecnologia che domina la vita di tutti noi, irrazionalisti compresi e che costituisce la vera radice della nostra civiltà.