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La Polizia di Stato di Ventimiglia, nel pomeriggio di martedì 14 settembre, ha posto in essere un duplice intervento, arrestando due stranieri.

Intorno alle ore 14, una pattuglia della volante interveniva nella piazza antistante alla stazione ferroviaria, dove un ristoratore aveva segnalato uno straniero in stato di ubriachezza, che disturbava gli avventori presenti nel locale.

Gli Agenti rintracciavano, poco dopo, nelle vicinanze, una persona corrispondente alla descrizione ricevuta ma, non appena venivano richiesti i dati anagrafici, l’uomo rivolgeva frasi offensive ai poliziotti, rifiutava ogni forma di collaborazione e, reagendo con estrema violenza, colpiva un Agente al fianco causandogli 30 giorni di prognosi per l’incrinatura di una costola e feriva il secondo operatore.

La reazione aggressiva dell’uomo, cittadino della Guinea di 44 anni, risultava ancora più inspiegabile considerando che lo stesso è risultato in regola con le norme sul soggiorno in Italia degli stranieri, in quanto richiedente la protezione internazionale.

Lo straniero veniva arrestato in flagranza del reato di resistenza e lesioni aggravate a pubblico ufficiale. A seguito del processo per direttissima, in data odierna, l’arresto veniva convalidato e veniva disposta la misura cautelare del divieto di dimora nella provincia di Imperia, in attesa della successiva udienza.

All’intervento in corso in piazza Cesare Battisti, si sovrapponeva successivamente una segnalazione di emergenza, nella periferia ovest della città.

L’azione si sviluppava in coordinamento con la Polizia Ferroviaria sulla linea ferrata che da Ventimiglia conduce in Francia, ove un individuo, sdraiato sui binari, impediva il transito ferroviario provocando gravi ripercussioni sulla regolarità della circolazione internazionale dei treni.

Dopo essere stato individuato dagli Agenti il predetto opponeva resistenza e, una volta salito sull’auto di Polizia, con movimento improvviso e violento del capo, colpiva ripetutamente il finestrino laterale, distruggendolo.

L’uomo, marocchino di 33 anni, pregiudicato ed irregolare in Italia, manteneva anche in ufficio una condotta aggressiva, rifiutava di fornire le proprie generalità, insultava e colpiva i poliziotti, minacciandoli di morte. Anche quando veniva collocato in una stanza di sicurezza, ne danneggiava il sistema di illuminazione e tentava ripetutamente di auto lesionarsi, costringendo gli operatori a continui interventi per garantire la sua incolumità. 

Pertanto, lo stesso veniva arrestato nella flagranza del reato di danneggiamento aggravato e minacce gravi a pubblico ufficiale. Successivamente al processo per direttissima tenutosi in data odierna l’arresto veniva convalidato ed è in corso la procedura di espulsione.