Ventimiglia, domenica Mons. Suetta ordinerà Martini, Otten e Scaccianoce diaconi permanenti

Domenica prossima nella Cattedrale di Ventimiglia il Vescovo Antonio Suetta ordinerà tre nuovi diaconi permanenti.

Si tratta di Antonio Martini, Henricus Otten e Alessandro Scaccianoce che riceveranno l’imposizione delle mani, secondo l’antico rito risalente alla Chiesa dei tempi apostolici, per ricevere lo Spirito Santo che li configura a Cristo-servo, per coadiuvare il ministero del Vescovo e dei sacerdoti, animando in particolare la carità e l’evangelizzazione. 

Sono le prime ordinazioni di diaconi permanenti da parte di mons. Suetta, dal suo arrivo in Diocesi nel 2015.

Martini, 61 anni, ex finanziere, coniugato, fa servizio da anni nel Santuario della Madonna miracolosa di Taggia; Otten, 68 anni, già titolare di un negozio di sussidi ortopedico-sanitari, coniugato, è attivo nell’Ufficio diocesano Pellegrinaggi e della Pastorale Sanitaria; Scaccianoce, 42 anni, impiegato in banca, celibe, presta servizio come Cancelliere del Tribunale diocesano e collabora con l’Ufficio Comunicazioni Sociali. 

La Celebrazione di domenica prossima avrà inizio alle 20.30 e si colloca alla vigilia della solennità di San Secondo, Patrono della città di Ventimiglia e dell’intera Diocesi.

In preparazione all’ordinazione si svolgeranno tre momenti di preghiera nelle rispettive comunità di riferimento: giovedì 22 nel Santuario di Taggia, venerdì 23 nella Parrocchia di San Marco a Camporosso e sabato 24 nella Concattedrale di San Siro a Sanremo. 

Con i nuovi ordinandi il numero complessivo dei diaconi permanenti presenti in Diocesi sarà di 18.

“I diaconi permanenti – spiega il Vescovo Suetta – rendono presente nella comunità ecclesiale un particolare aspetto di Gesù, che è quello del servizio. Essi sono immagine di Cristo che lava i piedi agli apostoli e si china sui bisogni della gente che incontra. In comunione con i sacerdoti e con il vescovo, i diaconi contribuiscono ad esprimere tutta la ricchezza del mistero del Figlio di Dio, che si è fatto uomo per la nostra salvezza e per donarci la sua vita divina”.