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E’ stata presentata in Comune a Ventimiglia una petizione, firmata da oltre 1.300 persone in circa due settimane, contro l’autovelox posto sulla Strada Statale 20, al confine tra le frazioni di Porra e Trucco.

Il documento, redatto dall’avvocato Marco Mazzola, detiene la firma del comitato “Les usagers de la route Tende-Vintimille, sur-verbalisés et en sursis” ed è stato trasmesso anche al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

A seguito dei riflettori che recentemente hanno investito negativamente Ventimiglia in Francia, dove la deputata Alexandra Masson ha contattato direttamente il prefetto di Nizza per domandare spiegazioni circa le migliaia di multe pervenute ai cittadini francesi nell’atto di transito, il rilevatore di velocità è tornato al centro di un dibattito internazionale.

La richiesta presentata formalmente con la petizione è la stessa fortemente avanzata negli ultimi mesi da residenti e lavoratori transitanti in Val Roya: l’annullamento di tutti i verbali effettuati e la disattivazione dello stesso rilevatore di velocità.

La controversia prosegue da ormai numerosi mesi e include il Comune di Ventimiglia e la vicina Francia. Riviera Time ha incontrato nei giorni scorsi il Sindaco della città di confine, Flavio Di Muro, per discutere con lui circa il dispositivo, per cui l’autorità competente non è il Comune intemelio.

Il primo cittadino ha dichiarato in quell’occasione di aver personalmente scritto, al fine di innalzare il limite di velocità da 50 chilometri orari a 70, ad Anas, visto che la strada è statale, ma anche al prefetto di Imperia che sovrintende la procedura ed alla Polizia Stradale, la quale rileva gli incidenti.

In circa sei mesi sono stati notificati oltre 38.000 verbali, per lo più ai danni degli abitanti dell’entroterra della Val Roya e ai lavoratori transitanti, portando la cittadina a detenere un record in questo senso.