Pier Franco Quaglieni

Continuano le lezioni Unitre con la presentazione del libro “La passione della libertà. Ricordi e riflessioni” del prof. Pier Franco Quaglieni in programma venerdì 6 maggio alle 16, nella Sala degli Specchi di Palazzo Bellevue (ingresso libero).

La lezione si offre come un interessante dialogo tra il prof. Quaglieni e il prof. Giorgio Durante proprio sul tema della libertà, partendo dal lavoro profondo e coraggioso di Quaglieni, penna autorevole capace di conciliare con equilibrio e originalità tematiche snodi fondamentali di storia, politica, società ma anche memorie personali, prese di posizioni e aperture alla discussione.

“È il terzo incontro della rassegna primaverile – spiega la professoressa Francesca Rotta Gentile, presidente Unitre – ed è davvero gratificante vedere come, di lezione in lezione, cresca la partecipazione del pubblico. Venerdì scorso la sala era piena di persone, di età compresa dai 14 ai 93 anni! Un motivo di grande soddisfazione per il lavoro svolto”.

La passione per la libertà. Ricordi e riflessioni di Pier Franco Quaglieni

Il libro, con il rigore storico e la chiarezza che sono propri di Pier Franco Quaglieni, ci ricorda alcune figure tra ’800 e ’900 e della contemporaneità più recente: tra gli altri, Alfredo Frassati, Federico Chabod, Guido Ceronetti, Philippe Daverio, Vittorio Mathieu, Ottavio Missoni, Massimo Mila, Piero Ostellino, Giampaolo Pansa ma affronta anche temi controversi della storia italiana, aiutandoci a liberarci dalle semplificazioni ideologiche manichee, da certi nuovi revisionismi che stanno emergendo e che soffocano la ricerca storica.
Intende affermare il diritto alla piena libertà di opinione ai sensi dell’articolo 21 della Costituzione, che non appare oggi così scontato. Le vulgate vecchie e nuove, figlie di un’ignoranza generalizzata, sono sempre in agguato. La passione per la libertà, che riecheggia un titolo pannunziano su Tocqueville, è un invito al rispetto di tutte le idee, uno dei cardini della civiltà liberale, oggi da troppi calpestata in nome di fanatismi politici che pensavamo appannaggio di un passato sepolto. Si aggiungono pagine autobiografiche che ripercorrono la storia liberale della famiglia dell’autore che contribuiscono a far conoscere da vicino la sua storia.

Lo storico torinese Pier Franco Quaglieni si è soprattutto occupato di storia risorgimentale e contemporanea. Nel 1968 ha fondato, insieme ad Arrigo Olivetti e Mario Soldati, il Centro “Pannunzio”, schierandosi contro la contestazione, la violenza e la lotta armata degli anni Settanta, rischiando di persona. Ha insegnato per molti anni a Torino e in altre città, è iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1968, anche se ne vorrebbe da sempre l’abolizione. A 47 anni è stato insignito dal Presidente della Repubblica della Medaglia d’oro di Benemerito della scuola, della cultura e dell’arte e ha vinto molti premi a livello nazionale e internazionale. Nel 1999 ha ottenuto la nomina a cavaliere di Gran Croce dell’ordine al merito della Repubblica, la massima onorificenza dello Stato. È stato, tra l’altro, vicepresidente del Consiglio italiano del Movimento europeo. È apprezzato conferenziere in Italia e all’estero, anche se durante il lockdown è ricorso agli incontri da remoto dove ha ottenuto decine di migliaia di ascoltatori. Ha un sito personale, www.quaglienipierfranco.it, che raccoglie decine di testimonianze su di lui.

Al prof. Pier Franco Quaglieni, storico, giornalista e scrittore, che vive tra Torino e la Liguria, è stato inoltre conferito nei giorni scorsi il Premio “Penna d’oro” sezione scrittori proprio per La passione per la libertà. Ricordi e riflessioni. Il Premio, che gli verrà consegnato a Roma presso il Centro Culturale Italiano “Carlo Antoni”, ha la seguente motivazione: “Storico eminente del Risorgimento e dell’età contemporanea, è noto per le sue posizioni controcorrente, di cui ha dato prova come docente libero da pregiudizi ideologici, giornalista mai asservito a schieramenti precostituiti, storico che si richiama alla grande lezione di Benedetto Croce e di Rosario Romeo. È un chierico che non ha tradito anche nei due anni di pandemia, dove costante è il richiamo al senso di responsabilità di tutti. Quaglieni è un patriota di altri tempi, un piemontese orgoglioso delle sue radici storiche e famigliari che ama la Liguria ed è altamente ancorato alla contemporaneità, un raro maestro di libertà e di civismo”.