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Non accenna a diminuire il ritmo della campagna vaccinale in tutta Italia e in Liguria che Ăš tra le regioni migliori per numero di persone giĂ  vaccinate e per la percentuale di utilizzo dei vaccini rispetto a quelli che le sono stati consegnati.

Le fasce d’etĂ , generalmente suddivise in decenni, cui viene consentita la prenotazione si abbassano sempre piĂč sino ad arrivare ai 18enni che volontariamente si vogliono sottoporre alla profilassi anti Covid.

Non Ăš per nulla prematuro dunque affrontare anche il futuro scenario della vaccinazione per i bambini e sentiamo cosa dice in proposito il pediatra sanremese Gianfranco Trapani.

“L’argomento ù di grande attualità – dice – anche per rispondere alle domande che mi pongono tanti genitori. Sinora sono stati presentati studi che validano la vaccinazione anti-Covid con l’utilizzo del Pfizer per la fascia d’età tra i 12 e i 16 anni”.

“Per i bambini sotto quell’etĂ , al momento non esistono studi e indicazioni. Il mio consiglio personale Ăš quello di aspettare ancora prima di vaccinare i piĂč piccoli, ed anche quelli tra 12 e 16 anni dato che il Covid non Ăš una patologia che per loro puĂČ essere invasiva o aggressiva, se sono sani”.

“Spetterà al medico – prosegue Trapani – valutare se vaccinare o meno gli adolescenti con patologie e che quindi risultano a rischio, sempre seguendo con attenzione tutti i protocolli”.

“La vaccinazione Ăš sicuramente utile per debellare la pandemia, noi sanitari siamo tutti vaccinati, io lo sono da sei mesi, perĂČ restano due domande che chiedono risposte. La prima: il bambino o l’adolescente sono veramente contagiosi per gli adulti? La seconda: come si presenta il post-Covid per loro? Per rispondere alla prima domanda servono studi scientifici di alto livello che noi non riusciamo a fare. Riguardo la seconda, grazie alla rete di contatti tramite le universitĂ  di Torino, Verona, Cagliari che ho sviluppato con altri colleghi abbiamo avviato uno studio sul ‘dopo contagio’ finalizzato a scoprire se il Covid lascia dei segni o provoca danni tra i piĂč giovani. Le risposte le avremo nei prossimi mesi, solo allora si potrĂ  avere la soluzione a queste domande”.