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La nevicata di domenica sera ha poco più che imbiancato un territorio che da mesi è affetto da una grave siccità: pochissime piogge e ancor meno nevicate hanno caratterizzato un inverno all’insegna del caldo. Tutti i corsi d’acqua sono in secca e non si può certo fare un discorso diverso per le sorgenti irrigue della provincia, messe a dura prova.

Caso emblematico è quello di Bajardo: su cinque sorgenti che riforniscono l’acquedotto, tre sono a secco. Una situazione di emergenza che dura da più di due mesi, che ha spinto l’amministrazione ad agire.

“La nevicata primaverile ai fini delle sorgenti ha tolto la polvere – esordisce Francesco Laura, sindaco di Bajardo – ci vorrebbe ben altra acqua per poterle riportare al loro flusso normale”.

Per ovviare al problema è stata recuperata una nuova sorgente: “La situazione è momentaneamente risolta grazie alla vecchia sorgente Saboto Inferiore, della quale se ne parla da 50 anni. Abbiamo creato un acquedotto di emergenza che permette di non chiudere l’acqua di notte; per ora l’acqua può essere utilizzata solo per usi igienico sanitari, in attesa di avere tutte le conferme del caso. Come Comune abbiamo comunque provveduto ad una prima analisi e tutto risulta nella norma, venendo comunque oltretutto clorata all’immissione nell’acquedotto. Finalmente dopo due mesi e mezzo ho i vasconi pieni, pregavo ogni sera che non scoppiasse un incendio”.