Con l’avvio della campagna scavi 2018, animata da trenta ricercatori giunti da ogni parte d’Europa, arriva la notizia di un importante incontro, tenutosi nei giorni scorsi, tra l’Amministrazione Comunale di Riva Ligure, rappresentata dal Sindaco Giorgio Giuffra e dal Presidente del Consiglio Martina Garibaldi, e quella del Comune di Roquebrune-sur-Argens, per la quale erano presenti l’Assessore al Patrimonio Sylvie Serge Cabiten e la sua omologa all’Ambiente Martine Vieu De Girard, nonché alcuni funzionari. All’ordine del giorno, l’opportunità di compartecipare a bandi europei destinati allo studio, alla tutela ed alla valorizzazione dei siti archeologiciRoquebrune-sur-Argens è un incantevole borgo medievale arroccato sulle colline del Var, dove i ritmi sono rilassati. Un inno alla vita semplice, appena sussurrata, lontana dalle calche mondane più blasonate: fontane, portici, casette di pietra orlate da davanzali in fiore si chinano su stradine strette che disegnano un centro storico mantenuto deliziosamente intatto.

“E’ nostra intenzione – dichiarano il Sindaco Giorgio Giuffra ed il Presidente del Consiglio Comunale Martina Garibaldi – redigere un documento comune con gli amici di Roquebrune-sur-Argens, al fine di instaurare una stabile collaborazione circa la valorizzazione di entrambi i patrimoni archeologici. Nel contempo – proseguono -, la nostra Amministrazione ha manifestato il suo interesse all’attuazione del progetto “RACINE”, elaborato da ANCI Toscana, nell’ambito del Programma Interreg Italia – Francia Marittimo 2014/2020. L’obiettivo è quello di rendere il sito di Capo Don accessibile a tutti e finalmente visitabile, senza incorrere in problemi di sicurezza dettati dalla localizzazione decisamente poco agevole.”

Ai lavori, hanno preso parte anche Philippe Pergola, responsabile scientifico dello scavo del sito di Capo Don, in concessione ministeriale al Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana, di cui è Decano, ed Elie KasHanna, che codirige il cantiere, attualmente in soggiorno presso l’Abbazia di Lérins, della quale sta studiando le fasi più antiche, come vincitore del Premio Marc de Montalembert, assegnatogli a Parigi dal prestigioso Institut National d’Histoire de l’Art. Precedentemente, nella stessa giornata, i due studiosi avevano accompagnato l’Arcivescovo di Monaco Bernard Barsi e la consistente delegazione diocesana al suo seguito, durante la loro visita presso il sito di Capo Don, proseguita con momenti di approfondimento scientifico all’interno della Sala Consiliare del Palazzo Comunale.

“E’ stato un piacere – evidenziano Giuffra e Garibaldi – ospitare l’Arcivescovo di Monaco Bernard Barsi ed i suoi collaboratori. Oltre a visitare il più antico complesso paleocristiano del Ponente ligure dopo quello della Diocesi di Albenga, hanno apprezzato la ricchezza del nostro centro storico, fermandosi per un momento di raccoglimento nell’Oratorio di San Giovanni Battista, all’interno del quale, ammirando i tesori di arte sacra, hanno intonato collettivamente il Salve Regina.”
Nel frattempo, la campagna scavi, che si concluderà giovedì 19 luglio prossimo con un momento di apertura al pubblico del sito e con una conferenza in serata, prosegue proficuamente, scatenando l’interesse di diverse emittenti straniere. L’ultima in ordine di tempo è stato quello della televisione di stato monegasca Monaco Info, la quale, nei giorni scorsi, si è recata presso l’area archeologica di Capo Don, per registrare un ampio speciale.

“Il compendio archeologico – concludono il Sindaco ed il Presidente del Consiglio – sta acquisendo sempre più notorietà anche a livello internazionale. Continueremo a valorizzarlo ed a promuoverlo, mettendo a disposizione risorse, impegno, determinazione e cuore. Crediamo – aggiungono sibillini – che il 21 luglio possa essere l’anteprima di una giornata storica per Riva Ligure e per tutto il nostro territorio.”