gianni berrino

La discussione sui cosiddetti piccoli tribunali soppressi, torna all’attenzione del dibattito parlamentare. 

I senatori di FdI Rapani, Orsomarso, Sisler, Berrino e Liris hanno depositato l’atto di sindacato ispettivo 1-00015 in cui, vengono ricordate le disfunzioni create in Calabria, Liguria, Sicilia, Abruzzo, Piemonte e in altre regioni italiane a seguito della riforma della revisione delle circoscrizioni giudiziarie.

Unitamente si ripercorrono le ragioni dell’esigenza di assicurare la prossimità geografica degli uffici giudiziari, specie là dove si debba salvaguardare la necessità pratica di consentire alla cittadinanza la possibilità di fruire di un servizio agilmente raggiungibile sul piano territoriale e si debba offrire alla popolazione un presidio di legalità attiva. 

I senatori firmatari evidenziano la necessità della riapertura dei tribunali C.D. minori, là dove la criminalità organizzata è più radicata o dove, la vicinanza con la frontiera genera attività criminali numericamente significative e particolari. 

I previsti risparmi spesso sono stati assorbiti dagli sprechi creati da immobili, anche nuovi lasciati desolatamente vuoti, di altri per cui vengono pagati ancor oggi canoni di locazione. Vi è poi il tema del sistema carcerario collegato ai tribunali soppressi.

Per tutti questi motivi, i firmatari del documento, oltre alla riapertura immediata del tribunale di Corigliano-Rossano, chiedono l’istituzione di un tavolo di confronto per trovare le soluzioni più adeguate alle esigenze del sistema giudiziario nazionale in relazione alle situazioni infrastrutturali e alla presenza della criminalità organizzata.

Altrettanto fondamentale è la richiesta di difesa dei tribunali e Gdp nei comuni sopra i 15.000, abitanti per favorire la cultura della legalità e l’efficienza dell’amministrazione della giustizia.