Tra alianti e hovercraft, la storia dell'aeronautica sanremese
play-rounded-outline
04:18

Nonostante Sanremo sia attualmente conosciuta per la bellezza e la pulizia del suo mare, nel quale molti turisti e cittadini ogni estate trascorrono piacevoli giornate, in passato per molti anni nella Città dei Fiori l’immensa distesa azzurra ha rappresentato, sia a livello turistico che militare, ben più della funzione balneare. E non solo il mare, ma anche il cielo. Questo è un racconto di cui ci parla l’esperto di storia sanremasca Elio Angelo Amoretti.

Il primo elemento aeronautico presente a Sanremo fu rappresentato dagli idrovolanti, che ebbero funzione prima militare, durante la Grande Guerra, essendo muniti di bombe per difendere la costa da Ventimiglia ad Albenga; successivamente, passarono ad assumere uno scopo turistico “on demand” per conto dell’agenzia turistica SITAR, ma non per molto tempo: il servizio si interruppe nel 1934.

“Altro particolare mezzo di comunicazione, invece via mare, fu l’hovercraft, di cui a Sanremo fu presente il modello N300, appartenente all’azienda francese Naviplane sul finire degli Anni 60. Questo hovercraft copriva la linea turistica Sanremo – Saint Tropez“, racconta Elio. Tuttavia, l’azienda non stava passando ciò che si potrebbe definire un bel momento, e inoltre si rese conto che tale mezzo rappresentava una risorsa pressoché antieconomica: già nel 1973 sospese la linea e pochi anni dopo si procedette alla demolizione dei mezzi.

Un ulteriore esempio, meno eclatante e decisamente più vicino ai nostri tempi, potrebbe corrispondere ai traghetti della Corsica Ferries, che sarebbero successivamente stati trasferiti al porto di Savona. Ci si domanda, dunque, se in questi tempi potesse diventare un’opzione allettante quanto conveniente riportare a Sanremo servizi turistici di questo tipo: solo l’esperienza potrà determinarlo.

Questo e molto altro nel video-servizio di Riviera Time con Elio Angelo Amoretti.