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“Impossibile fare paragoni tra questo Festival e quelli che abbiamo fatto con Bottini sindaco, al massimo può reggere un confronto tra i ‘nostri’ e quelli che sono arrivati dopo. Io come ex assessore al Turismo e come movimento politico di Liguria Popolare, in queste settimane siamo stati vicini al sindaco Biancheri e all’assessore Faraldi perché gestire un Festival in questa situazione non è augurabile a nessuno”.

Antonio ‘Tonino’ Bissolotti, otto Festival dal 1996 al 2003 nel ruolo di potente assessore al Turismo, oggi vice-presidente di Liguria Popolare che ha nel ligure Andrea Costa il suo leader appena nominato sottosegretario alla Sanità, analizza a freddo l’edizione n.71 dell’appuntamento musicale più importante dell’anno.

“Riuscire a coniugare gli interessi della Rai con quelli della città di Sanremo in piena pandemia credo sia davvero difficile. Con la tivù di stato bisogna sempre mantenere un buon rapporto ma sempre tenendo ben presente che la Rai ‘sopporta’ Sanremo, se fosse per loro il Festival se lo porterebbero a Cinecittà utilizzando solo il marchio, quindi confrontarsi ma con grande fermezza per tutelare gli interessi della città”.

“Il coltello dalla parte del manico ce l’ha la Rai ma sino ad un certo punto, i proprietari della manifestazione siamo noi di Sanremo – conferma Bissolotti – e ricordo che quando siamo arrivati noi si festeggiava il 45esimo anno io mi sono accorto che in Comune nessuno aveva ancora pensato di registrare il marchio!”

“Successivamente siamo riusciti a firmare quella convenzione miliardaria e poi le cose sono cambiate, come io non lo so dato che non mi sono più seduto a quei tavoli. Sarebbe facile oggi dire che siamo stati più bravi noi a farci dare l’equivalente di nove milioni e oggi ne prendono cinque e non ho mai voluto fare questi paragoni. Dico solo: attenzione ai rapporti con la Rai che non è questa grande amica che vuol far credere di essere”.

“Sarebbe stato meglio rimandarlo di un paio di mesi? In questo periodo la Rai fa il massimo dei suoi carichi pubblicitari dell’anno e se sposta il Festival in avanti diminuiscono gli introiti. La città può aver perso qualcosa come una ventina di milioni di giro d’affari in questa situazione, sono stati rinviati eventi mondiali come le Olimpiadi ma non si può sapere cosa si sono detti con il Comune per non rinviarlo. Ne prendo solo atto senza giudicare, sicuramente Sanremo ha subito un danno enorme e credo che la Rai debba in qualche modo risarcirlo inserendo una clausola ad hoc nella prossima convenzione”.

Amadeus ha promesso un evento estivo ma lui non è la Rai – sottolinea Tonino Bissolotti – lui è il presentatore di turno che come tutti quelli che sono passati da queste parti hanno sempre decantato la bellezza della città, la simpatia della gente e la perfetta ospitalità concessa ma i contratti non li firma Amadeus. Mi fa sorridere che ci promettono un evento estivo ma Sanremo Estate era un appuntamento in convenzione, era un diritto della città, non facciamo passare come gentili concessioni quelli che erano diritti acquisiti”.

“I nostri commercianti? Ricordo le litigate mie e del sindaco Bottini con la Rai e con Pippo Baudo agli inizi per cercare di far finire le serate in un orario decente, non si può arrivare alle due del mattino, la forza economica è il ‘dopo teatro’ quando tutti si riversano in città, nei ristoranti, bar, disco che vivono della movida festivaliera: anche quello dovrebbe essere oggetto di discussione forte con i vertici Rai, trovare un compromesso che combini le esigenze delle due parti per la salvaguardia delle nostre attività economiche”.

In chiusura un commento sulla nomina di Andrea Costa, vostro leader di Liguria Popolare, a sottosegretario alla Sanità nel Governo Draghi.

“È una soddisfazione enorme – sorride Bissolotti – nel mio ruolo di vice presidente del movimento oltre essere coordinatore provinciale, possiamo addirittura dire che Liguria Popolare è al Governo, impensabile sino a poco tempo fa, con delega alla Sanità e sono sicuro che terrà in grande attenzione la Liguria. Sono stati importanti i rapporti con l’ex ministro Maurizio Lupi che tra virgolette è il nostro leader nazionale. Un giusto premio per il lavoro svolto non solo da Andrea ma da tutti noi”.