A Terzorio, nella serata di ieri, è stata festeggiata la terza edizione della Festa del Tortello, manifestazione con la quale l’amministrazione comunale del borgo e l’associazione Tersö Sêia e Ancöi portano avanti lo sforzo di resuscitare una ricetta tipica che pareva completamente scomparsa fino a poco tempo fa.
Tortello, quello di Terzorio che peraltro festeggiava ieri anche il primo anniversario dell’inserimento, da parte del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste nell’Atlante Nazionale dei prodotti Agroalimentari.
“Orgogliosi di un prodotto che era fondamentalmente scomparso dalle nostre cucine. Forse solo qualche signora anziana ogni tanto lo proponeva”, commenta il sindaco Valerio Ferrari. “Lo abbiamo rimesso disposizione delle persone che lo possono assaggiare.
Speriamo possa trovare pian piano anche spazio a livello commerciale, se non in qualche locale, magari in qualche laboratorio che possa inserirlo nel menù”.
La ricetta tradizionale del tortello di Terzorio prevede un impasto non lievitato, all’interno del quale viene inserito un ripieno a base di bietola. Con le mani si forma una sorta di raviolo che viene poi fritto.
Per la composizione di questa ricetta, avevamo dedicato un video servizio specifico. Tuttavia, questa non è l’unica variante esistente.
“C’è anche una versione più estiva”, aggiunge il sindaco, “che al posto della bietola utilizza la zucchina trombetta, famosa nella zona di Albenga, ma caratteristica dal punto di vista storico anche della zona di Terzorio”.
Nel video servizio a inizio articolo l’intervista completa al sindaco Ferrari.