Tavolo provinciale per una nuova tubatura aggiuntiva alla rete idrica imperiese-dianese-andorese. A giorni la firma del protocollo

La “sala giunta” dell’amministrazione provinciale ha visto riunirsi nuovamente, a stretto giro, il tavolo operativo che vede coinvolti i Comuni serviti dalla rete idrica della zona imperiese – dianese – andorese.

Le prospettive giĂ  delineate nel primo incontro ad aprile sono apparse oggi assai piĂą rapide e concrete: da un lato un progetto redatto da Rivieracqua con la collaborazione dei tecnici comunali, dall’altro la bozza di un protocollo di intesa predisposta dagli uffici del capoluogo che vede coinvolti i Comuni da San Lorenzo al Mare ad Andora.

Le imminenti opere sul sedime ferroviario imperiese offrono un’imperdibile opportunitĂ  di dare una definitiva soluzione ad un grave problema ultradecennale: rimediare alla pericolosa vetusta della rete idrica che va dal capoluogo zona Santa Maria del Prino sino al golfo dianese con la posa di una tubatura aggiuntiva nuova di zecca.

Al tavolo vi erano i soggetti interessati: la Provincia con il Presidente Natta, Rivieracqua con la direttrice Ferrari e il tecnico Chiarelli; per i comuni, Imperia con il sindaco Scajola, il segretario generale Rosa Puglia e il dirigente Croce, Diano Marina con il vice di Chiappori, Cristiano Za, Andora con il vice sindaco Paolo Rossi, San Bartolomeo al Mare, Villa Faraldi e San Lorenzo al mare con i rispettivi sindaci, Diano Castello con il tecnico Moisello e infine Cervo con il vice sindaco Raimondo.

La fattibilitĂ  di un primo lotto che va dal Prino a Diano Marina (via Villebone) è pressochĂ© immediata: vista l’urgenza e l’occasione fornita dalle imponenti opere imperiesi gli amministratori confidano in un decisivo e immediato apporto finanziario regionale che consentirebbe nel giro di pochi mesi di realizzare un’opera da tanto attesa dai cittadini.

Il tempo, pochi giorni, per i passaggi amministrativi e il protocollo verrĂ  siglato. Un atto formale che potrebbe davvero racchiudere un fatto epocale: la fine dell’incubo della sete per il golfo dianese.