roberto saluzzo

Il gruppo consiliare ‘Imperia di tutti Imperia per tutti’ interviene sull’aumento Tari nella città capoluogo con una nota stampa inviata alle redazioni:

Passato qualche giorno dall’ultimo inquietante Consiglio Comunale vorremmo, a mente fredda, fare qualche riflessione sullo stile di lavoro della nostra Amministrazione.

In una democrazia degna di questo nome, maggioranza e opposizione dovrebbero poter discutere, documenti alla mano, soprattutto quando si trattano argomenti delicati come il costo della raccolta dei rifiuti, la cosiddetta TARI.

Durante l’ultima seduta del Consiglio comunale così non è stato.

La Giunta ha presentato una proposta di aumento della TARI, supportata da una documentazione, che non solo alle minoranze è apparsa subito incompleta e soprattutto discutibile in ordine al presupposto dell’urgenza.

Venendo al merito, alcuni media hanno correttamente riportato che ”il servizio di raccolta organizzato da questa giunta è cervellotico e tremendamente caro”.

A fronte di qualche vantaggio per la cittadinanza? No.

Com’è sotto gli occhi di tutti i cittadini imperiesi spesso la raccolta dei mastelli (porta a porta) semplicemente non funziona. Crediamo che in qualsiasi altra città, un servizio così carente susciterebbe reazioni molto forti da parte dell’utenza.

Il servizio di raccolta differenziata dovrebbe promuovere delle buone pratiche per amministrazione e cittadinanza: un vantaggio per le casse comunali e per le tasche dei privati cittadini; una maggiore consapevolezza ambientale e la tutela della salute per la comunità.

Ma questo non pare evidentemente essere un interesse primario dell’Amministrazione. A fronte di un servizio scadente, considerato il costo finora avuto,  l’unica soluzione escogitata sembra essere quella di aumentare il carico fiscale sui cittadini ed in particolar modo sulle attività economiche.

E tutto ciò accade con un’Amministrazione indifferente alle critiche come risulta evidente anche nelle sedute del Consiglio Comunale dove la maggioranza, forte del suo numero, appare arrogantemente sorda al confronto costruttivo con le opposizioni.

Le sedute, infatti,  si svolgono spesso, come nel caso dell’ultima assemblea, in un clima surreale in cui si delibera su atti che paiono decisi avanti ai caminetti delle segrete stanze, in un contesto in cui al Consiglio sembra riservato solo il disarmante ruolo di passiva approvazione in perfetto vecchio stile bulgaro. 

Il risultato di questo modus operandi è lampante: i cittadini imperiesi vedono aumentare la Tari  senza godere dei benefici di un servizio, pagato a peso d’oro; e tutto questo grazie all’amministrazione di una Giunta che continua ad operare in modo assai singolare.