
Domenica 20 dicembre, la Commissione Bilancio alla Camera ha approvato lâemendamento allâarticolo 93 del Codice della Strada – presentato dalla Commissione Trasporti della Lega composta dai deputati Tombolato, Capitanio, Donina, Furgiuele, Maccanti, Rixi, Giacometti, Morelli, Zanella, Zordan, Garavaglia, Comaroli, Patassini e dai senatori Corti e Saponara – che permette il recupero delle targhe originali per i veicoli storici, sia in caso di reimmatricolazione, sia per quelli giĂ reimmatricolati o ritargati negli anni passati.
Si tratta di un obiettivo da tempo perseguito dallâAutomotoclub Storico Italiano, finalmente concretizzatosi con il nuovo comma 5-bis inserito allâart. 93 del Codice della Strada, per il quale non rimane che la prossima e definitiva approvazione in Senato entro fine anno. La Federazione Ăš un punto di riferimento serio e competente per il legislatore ed il percorso di sensibilizzazione da tempo intrapreso ha come obiettivo la formulazione di normative nazionali che tutelino sempre di piĂč e sempre meglio il settore del motorismo storico.
âDopo aver ottenuto la conservazione dei documenti originali con lâentrata in vigore del Documento Unico di Circolazione e la nuova legge regionale del Piemonte sulla valorizzazione dei veicoli di interesse storico e collezionistico – ha evidenziato Alberto Scuro, presidente ASI – ecco unâaltra bella notizia per gli appassionati: le targhe che corrispondono al periodo dâuso dei veicoli oggi storici sono un corredo importante, che completa le loro caratteristiche di originalitĂ e testimonia lâevoluzione dei tempiâ.
âI veicoli storici – ha dichiarato il deputato Giovanni Tombolato, primo firmatario dellâemendamento – sono un patrimonio da preservare: consentire ai collezionisti lâutilizzo della targa di prima immatricolazione Ăš un modo per andare incontro a questo mondo di cultura e passione. Insieme ai senatori della Lega Maria Gabriella Saponara e Stefano Corti e con la preziosa collaborazione dellâASI abbiamo steso un testo che mira alla piena fattibilitĂ dellâiniziativa. Un emendamento di buon senso ed una concreta opportunitĂ economica per lo Statoâ.
Questo il testo completo dellâemendamento approvato in Commissione Bilancio alla Camera:
âLâimmatricolazione dei veicoli di interesse storico e collezionistico Ăš ammessa su presentazione di un titolo di proprietĂ e di un certificato attestante le caratteristiche tecniche rilasciato dalla casa costruttrice o da uno degli enti o associazioni abilitati indicati dallâarticolo 60. In caso di nuova immatricolazione di veicoli che sono giĂ stati precedentemente iscritti al P.R.A. e cancellati dâufficio o su richiesta di un precedente proprietario, ad esclusione dei veicoli che risultano demoliti ai sensi della normativa vigente in materia di contributi statali alla rottamazione, Ăš ammessa la facoltĂ del richiedente di ottenere targhe e libretto di circolazione della prima iscrizione al P.R.A., ovvero di ottenere una targa del periodo storico di costruzione o circolazione del veicolo, in entrambi i casi conformi alla grafica originale, purchĂ© la sigla alfa-numerica prescelta non sia giĂ presente nel sistema meccanografico del CED della Motorizzazione civile, e riferita ad altro veicolo ancora circolante, indipendentemente dalla difformitĂ di grafica e di formato di tali documenti da quelli attuali rispondenti allo standard europeo. Tale possibilitĂ Ăš concessa anche retroattivamente per tutti quei veicoli che sono stati negli anni reimmatricolati o ritargati purchĂ© in regola con il pagamento degli oneri dovuti. Il rilascio della targa e del libretto di circolazione della prima iscrizione al P.R.A., nonchĂ© il rilascio di una targa del periodo storico di costruzione o circolazione del veicolo sono soggetti al pagamento di un contributo, secondo ammontare, criteri e modalitĂ definiti con apposito decreto dirigenziale del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. I proventi derivanti dal contribuito di cui al periodo precedente concorrono al raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblicaâ.