comune taggia

“L’amministrazione comunale di Taggia, approvando una delibera di Consiglio, ha deciso di non scontare le sanzioni e gli interessi dai ruoli ancora da incassare per vecchie annualità di imposte. Rinunciando a priori, alla possibilità incassare una parte di imposte difficilmente riscuotibili, rendendo il pagamento più appetibile per i debitori”, dichiara Federico Giuseppe di “Progettiamo il Futuro“.

“La motivazione espressa dal sindaco Conio e dal capogruppo Cerri a nome di tutti i consiglieri di maggioranza è stata di carattere politico e di principio, perché contrari alle ipotesi di condono tributario”, continua. “Abbiamo chiesto, per avere maggiori elementi di valutazione, quali impatti negativi producesse sul bilancio; ci è stato risposto che sarebbero alquanto limitati, senza produrre documenti e calcoli sufficientemente attendibili. Noi vogliamo conoscere le ragioni economiche e finanziarie della scelta, non quelle politiche; ci interessa la concretezza dei numeri, non le dichiarazioni di principio”.

“Il compito dell’opposizione è verificare che la maggioranza amministri le risorse nel miglior modo possibile per i cittadini. Con la scusa della motivazione politica, il sindaco, ha provato a nascondere le difficoltà nella riscossione delle imposte, nella lotta all’evasione e la presenza di consistenti crediti ancora da incassare. Manca un progetto concreto. Non si potenziano le attività degli uffici per migliorare la riscossione, non si incassano crediti semplici da riscuotere, manca un inventario dei beni e quindi non si riesce a produrre profitto dal patrimonio immobiliare”, puntualizza il consigliere. “E soprattutto non si capisce se l’attuale amministrazione abbia intenzione di prendere decisioni in questo senso”.

“In assenza di tutte queste informazioni abbiamo, ovviamente, votato contro. Lasciare crediti ormai non più incassabili nel bilancio è strategia contabile per garantire al bilancio un risultato positivo, non è una scelta di principio. Le nostre casse comunali sono senza liquidità, e per sostenere le spese correnti siamo costretti a chiedere anticipazioni e prestiti, pagando ogni anno interessi elevati (nel 2021 circa 130.000 euro di interessi passivi). Ma questo il sindaco preferisce non dirlo, è più conveniente spostare l’attenzione sulle questioni di principio”, conclude.