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“Il brutto è che non ci sono notizie”. Con queste parole dell’assessore ai Trasporti di Regione Liguria Gianni Berrino si può riassumere la grande incertezza che, nonostante la riunione odierna, regna sul futuro del colle di Tenda collegamento di fondamentale importanza tra Francia e Italia e, ovviamente, tra il nostro ponente e il Piemonte.

A Limone si sono incontrati oggi il viceministro alle Infrastrutture Alessandro Morelli, il presidente Anas Claudio Gemme, il sindaco di Limone Massimo Riberi, l’assessore regionale Gianni Berrino appunto e le più alte cariche istituzionali della provincia granda. Tra i liguri presenti gli onorevoli leghisti Flavio Di Muro ed Edoardo Rixi.

La sostanziale novità per la riapertura del passaggio, fermo dalla tempesta Alex di ottobre, è che il 19 aprile si svolgerà una nuova riunione tecnica per analizzare le modifiche da apportare al progetto del Tenda bis, progetto che il 5 maggio dovrà essere presentato al tavolo condiviso con la Francia. Nessuna novità sui costi e soprattutto sulle tempistiche, ancora oggi sconosciute, e rimandate dai presenti al suddetto cruciale incontro con i cugini d’oltralpe.

Brutte notizie anche per ciò che concerne il collegamento ferroviario. I 2,5 milioni di euro che servirebbero a sbloccare la parte italiana dei lavori da compiere stentano ad arrivare e, come confermato da Berrino, i tempi di riapertura potrebbero slittare a ottobre tagliando una via importante per l’estate ligure.

Niente collegamento dunque dalla val Roja ancora per tempi lunghi, agli imperiesi rimane il colle di Nava o il passaggio autostradale da Savona a Cuneo e poi Limone. Lungo, costoso e attualmente rallentato da una serie di cantieri e cambi di corsia difficili anche soltanto da contare.

“Alex ha colpito duramente questa valle e il versante francese. Diciamo che quello che doveva essere fatto in maniera emergenziale è stato fatto, ora serve compiere dei passi avanti – ha detto il viceministro. L’Italia ha il grande interesse di collegare la provincia di Cuneo con il resto d’Europa, è evidente che a oggi venire da Ventimiglia significa fare il giro della Liguria. Un percorso irragionevole per il mondo del trasporto. Dobbiamo parlare innanzitutto del progetto e poi arriveremo ai fondi che sicuramente si dovranno trovare”.

“Il 19 aprile avremo un incontro tecnico propedeutico a tutto. È chiaro che vorremmo abbreviare al massimo i tempi non buttando via soldi – ha spiegato il presidente Anas. A monte dell’evento catastrofico avevamo già un’impresa che non funzionava. Serve che il progetto sia promosso e autorizzato”.

“Non abbiamo avuto risposte dal punto di vista della progettualità, dei tempi e dei soldi che servono – ha sottolineato Berrino. Questo si somma a un isolamento rispetto al nord ovest dovuto anche ai lavori continui che ci sono sull’autostrada. Questo collegamento del Tenda è fondamentale. Ci aspettiamo che la ferrovia riapra nel più breve tempo possibile e che si dica quale sarà il tracciato definitivo del nuovo tunnel. Per la ferrovia Cuneo-Ventimiglia avevo la speranza che fosse riaperta in estate, oggi ho sentito parlare di ottobre”.