mercato

“Visto il comportamento antisindacale di codesta amministrazione non riteniamo opportuno esprimere un parere su quanto da voi proposto. A seguito del momento particolarmente difficile da cui stiamo faticosamente uscendo, questo vostro operato crea fortissima agitazione all’interno della nostra categoria, soprattutto nelle persone che onestamente lavorano per mantenere la propria famiglia. La sinergia che si è creata nel tempo tra commercio fisso e commercio ambulante viene messa fortemente in crisi dal vostro operato”, è durissima la dichiarazione di FIVA, ANVA e AVAL, sindacati dei commercianti ambulanti, verso l’amministrazione di Imperia, al termine della riunione odierna.

La settimana scorsa Confcommercio FIVA, insieme alle altre associazioni di categoria, viene consultata dal Comune di Imperia, per trovare insieme una soluzione che tuteli la sicurezza di lavoratori e clienti e permetta la ripartenza delle attività in questa delicata fase. Il mercato, che si inserisce storicamente nel cuore commerciale e sociale della città, ha bisogno di più spazio per permettere il rispetto delle distanze interpersonali e dunque garantire la salubrità del luogo.

“Siamo giunti presto ad un’ipotesi condivisa”, dichiara Claudio Campanini, vicepresidente FIVA provinciale, “il mercato può mantenere parte della postazione attuale e ampliarsi e raggiungere via Bonfante, facendola diventare per due giorni a settimana, in via sperimentale e temporanea, una zona pedonale e dedicata agli acquisti, inserita armonicamente in un contesto commerciale con varie attività ricettive di ristoro. Un’ottima occasione, sia per le attività che per cittadini, per testare senza cambi strutturali anche un nuovo modo di vivere la città. Opportunità peraltro accolta molto favorevolmente dai negozianti della zona, perché sia loro che gli operatori ambulanti sanno che è dalla loro coesistenza che dipende la sopravvivenza sociale ed economica del centro”.

E così continua il presidente provinciale Confcommercio Marco Gorlero: “Inaspettatamente però, senza neppure attendere i pareri delle Associazioni di categoria, il Comune di Imperia, dopo aver effettuato un sondaggio su un campione esiguo di cui non si conosce neppure la formazione, prende una decisione in solitaria, e senza tenere conto degli operatori, decreta unilateralmente il cambio luogo da via Bonfante in banchina Aicardi e zona ex Agnesi, un’area certamente non commerciale adibita a parcheggio, minando la sopravvivenza delle attività, già molto colpite e sofferenti a causa dell’emergenza Covid-19. Certe decisioni non si possono prendere senza rispettare chi mantiene viva la città e fa delle proprie attività un presidio sociale. Abbiamo a cuore la salute dei cittadini e accettiamo spostamenti se per motivi di tutela della salute pubblica, ma certamente non senza concordarli insieme. È inaccettabile il comportamento dell’amministrazione di Imperia verso la realtà economica di questa città”.