Sir Thomas Hanbury, filantropo e cultore britannico, fu una figura di riferimento per lo sviluppo della città di Ventimiglia nel XIX secolo. Le sue opere sono disperse per l’intero territorio: i rinomati Giardini a lui intitolati e da lui personalmente curati, Porta Canarda, la città alta, le frazioni di Mortola, Grimaldi e Latte, fino al centro cittadino. Una serie di luoghi in cui il contributo Sir Thomas è visibile ancora oggi.
Riviera Time è tornata, dopo i due appuntamenti nelle frazioni e nel borgo medievale, alla scoperta di alcune di queste opere insieme a Sergio Pallanca, presidente del Comitato Pro Centro Storico di Ventimiglia.
Insieme siamo andati alla riscoperta del legame tra il benefattore e diversi punti ben conosciuti di Ventimiglia, come il Teatro Comunale, l’ex Tribunale e attuale Palazzo del Turismo, la Stazione Ferroviaria e i Giardini pubblici intitolati a Tommaso Regio.
“Teniamo conto che Ventimiglia Bassa fino a metà ‘800 era una zona malsana, infestata anche da zanzare con la malaria. Con l’arrivo della ferrovia a fine 1800 Ventimiglia bassa trova uno sviluppo rapido e Hanbury, che era sì un filantropo e un benefattore ma era soprattutto un commerciante, un uomo dalle mille attività, pensa bene di acquistarvi terreni, facendo allo stesso tempo beneficenza e donandone molti al Comune“, ha spiegato ai nostri microfoni.
Tra questi figurano il lotto in cui oggi si staglia il Teatro Civico e alcune aree nei pressi del mercato coperto. Altri contributi importanti furono elargiti per quel che riguarda la struttura delle stesse strade che oggi caratterizzano la città di confine, quali via della Repubblica, via Hanbury e via Aprosio.
“Anche i terreni su cui è sorta la stazione sono stati donati da Sir Thomas. La stazione che vediamo adesso è la stazione moderna, costruita nel periodo del Ventennio, ma esisteva prima una stazione in ferro e vetro, abbattuta in seguito perché troppo piccola per le nuove esigenze”, ha aggiunto Sergio Pallanca. “Donò anche il terreno dove oggi sorgono i nostri giardini pubblici. Lui previse di costruirli e di donare poi le piante per abbellirli, purtroppo mancò nel 1907 e il suo progetto fu realizzato qualche anno più avanti, alla fine del primo decennio del novecento. Aveva anche previsto di donare le palme per il lungo Roja e il lungomare.”
Il primo viaggio nel centro di Ventimiglia con Sergio Pallanca nel video-servizio a inizio articolo.