Spiritualità, storia e amore per la montagna. La scorsa domenica, 20 luglio, a 2.153 metri di quota, sul Monte Frontè, è stata celebrata la messa per il 70esimo anniversario della posa della statua della Madonna, eretta nel 1955. Un evento che ha visto la partecipazione di moltissimi fedeli e appassionati montanari, giunti a piedi fino alla cima per rendere omaggio a uno dei simboli più amati delle Alpi Liguri.
Alla cerimonia hanno preso parte il sindaco di Mendatica, Graziano Floccia, i Carabinieri Forestali e i rappresentanti del Parco Naturale Regionale delle Alpi Liguri, che ha contribuito al restauro della statua, danneggiata tempo fa da un fulmine.
In occasione della ricorrenza, è stato ufficialmente intitolato al beato Pier Giorgio Frassati il sentiero che collega la frazione San Bernardo al Monte Frontè. Un omaggio a colui che fu definito ‘l’alpinista di Dio’, esempio di fede, giovinezza e amore per le vette.
Si ricorda che il 21 settembre 2024, un folto gruppo di fedeli provenienti dai paesi di Mendatica, Montegrosso Pian Latte, Cosio d’Arroscia, Molini di Triora e Triora si è riunito ai piedi della statua della Madonna del Monte Frontè per celebrare il termine dei lavori di restauro eseguiti durante l’estate. L’opera, danneggiata in passato da un fulmine e logorata dal passare del tempo, è stata ripristinata grazie all’impegno di devoti volontari, che con dedizione hanno contribuito a restituirle il suo originario splendore.
Madonna del Monte Frontè
La Madonna del Monte Frontè, scolpita in marmo bianco di Pietrasanta, alta 3 metri e del peso di circa 17 quintali, domina le valli Arroscia e Argentina a 2.151 metri di altitudine. Con le braccia aperte verso est in segno di accoglienza, rappresenta un simbolo di protezione e amore per tutti coloro che, salendo fino alla vetta, trovano in lei un punto di riferimento spirituale. Non solo i residenti di Mendatica, ma anche escursionisti e amanti della montagna, trovano conforto e ispirazione sotto lo sguardo della Vergine.
La storia della statua risale al 1955, anno in cui venne inaugurata. Nel corso dei decenni, però, la Madonna ha subito diversi danni. Già nel 2009 era stata sottoposta a lavori di restauro a causa di un fulmine Lo stesso fenomeno che, anni dopo, ne ha causato nuovamente il deterioramento, richiedendo l’ultimo intervento estivo. Nonostante le intemperie e l’usura, la comunità ha sempre dimostrato un forte senso di responsabilità e devozione verso la statua, impegnandosi con entusiasmo nella sua manutenzione.
Oltre al valore artistico e storico, la Madonna del Monte Frontè possiede un grande significato affettivo per la comunità locale e per chi frequenta le Alpi Liguri. Il monumento, come il Redentore di Triora e altre mete di pellegrinaggio della zona, è un luogo di sosta per i fedeli, dove una semplice preghiera o un segno della croce diventano gesti carichi di significato. Per molti, è anche l’occasione di riflessione e gratitudine per i doni della vita, come la salute e la resilienza, ma soprattutto un momento per ricordare con affetto i propri cari.
Festa del Redentore
Il prossimo appuntamento da segnare in agenda è per domenica 3 agosto, quando sul Monte Saccarello si celebrerà la Festa del Redentore. Diocesi, Regione Liguria e Parco delle Alpi Liguri festeggeranno insieme il Giubileo e il trentennale della legge istitutiva delle aree protette liguri, continuando un percorso di valorizzazione della montagna che unisce fede, natura e comunità.