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“Il contratto è fermo da 27 mesi e le proposte fatte sono inaccettabili”. Antonello Sangiovanni, responsabile Cgil per il comparto di igiene ambientale in provincia, riassume così le motivazioni che hanno spinto le sigle sindacali a indire una giornata di sciopero nazionale.

“Ci sono stati proposti, nell’ambito del rinnovo del contratto, un’estrema flessibilità del lavoro, la mancanza di limiti nella precarietà e in generale uno stravolgimento dell’intero impianto contrattuale – dice il sindacalista. Questo non lo possiamo permettere. In Liguria abbiamo circa tremila addetti del settore e, dati non ancora ufficiali, l’adesione odierna dovrebbe essere stata del 70%. Un no forte, insomma. Chiediamo più certezza e tutela, ma anche che il nostro lavoro venga valorizzato”.

Sul prossimo step della trafila Sangiovanni spiega: “Il 10 novembre ci sarà un nuovo tentativo di valutazione delle proposte delle aziende, ma se non miglioreranno le condizioni continuerà la protesta e quella di oggi sarà solo la prima giornata di sciopero”.