La Federazione Italiana Scuole Materne della Liguria esprime una forte preoccupazione sullâapertura dei Centri estivi, dopo che la confederazione sindacale CGIL-CISL-UIL ha diffidato i gestori delle strutture educative, terzo settore e sport liguri ad avviare le attivitĂ senza il rispetto di misure di prevenzione ritenute da loro indispensabili, ma non contenute nellâordinanza 34/2020 del Presidente della Regione Liguria.
“In merito allâavvio delle attivitĂ estive – commenta la FISM – per la fascia 0-6 anni le scuole paritarie aderenti alla Fism hanno sempre mostrato vivo interesse per venire incontro alle esigenze delle famiglie, nella fase della ripartenza, quando i bimbi hanno forte necessitĂ di recuperare la socialitĂ e i genitori saranno impegnati nelle attivitĂ lavorative. Un impegno che spesso non viene riconosciuto, mentre le scuole statali, garantite in tutto, dagli stipendi ai finanziamenti straordinari, si occupano solo della riapertura di settembre. Tuttavia, oltre alle difficoltĂ tecniche, il quadro sembra molto complicato in quanto lâemanazione di normative da parte di enti differenti e spesso in contrasto, non rendono semplice la realizzazione delle attivitĂ del periodo estivo.
Ecco per punti come si Ăš venuta creando questa situazione di stallo che di fatto ostacola, invece che favorire i servizi a favore dellâinfanzia:
1) Lâemanazione delle Linee guida da parte del Comitato tecnico scientifico e del dipartimento delle politiche per la famiglia presso la presidenza del Consiglio dei Ministri (DPCM 17/5/20, All. 8), con prescrizioni molto articolate.
2) Adozione con ordinanza del Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, n. 34-2020 del 25 maggio 2020, del Regolamento della Conferenza delle Regioni (Linee guida per la riapertura delle attivitĂ economiche e produttive del 22/5/2020), con indicazioni nel settore infanzia meno vincolanti, rispetto alle Linee guida governative.
3) Diffida delle OOSS liguri (Cgil-Cisl-Uil) del 26 maggio 2020, che intimano la rigida osservanza delle Linee guida governative, nonchĂ© lâaggiornamento del Documento della valutazione dei rischi delle scuole. In particolare il testo sindacale chiede il rispetto della prescrizione medica pediatrica, formazione preventiva e obbligatoria degli operatori, spazi di triage dâingresso, sanificazione e particolari Dpi (mascherine FFp2 a carico della Regione) e anche la somministrazione di tamponi faringei a utenti e operatori (bambini ed educatori) prima del rientro in servizio e ad ogni fine ciclo”.
Continua: “La Fism fa notare che lo stanziamento di 3 milioni di euro da parte di Regione Liguria, che mette a disposizione i voucher erogati direttamente alle scuole per permettere la frequenza dei centri estivi ai bimbi 3-6 anni, Ăš un atto estremamente positivo. Tuttavia la richiesta sindacale di applicare con troppo rigore i protocolli di sicurezza, ben oltre la normativa adottata dalla Regione e oltre le stesse Linee guida governative, mette a rischio la realizzazione degli stessi centri estivi.
Tutti desiderano rispettare le norme per il contenimento del Covid-19; il benessere, la salute dei bambini e del personale Ăš una prioritĂ , ma molte richieste sembrano eccessive e pretestuose come ad esempio i tamponi al personale e ai bambini o la revisione del Documento di valutazione dei rischi. Fism ritiene infatti di essere messa in mezzo a uno scontro politico tra le OOSS e la stessa Regione Liguria.
Le istituzioni scolastiche paritarie della Fism non hanno alcuna responsabilitĂ e questo scontro che ha radici remote, porterĂ allâaumento dei costi a causa di protocolli di sicurezza eccessivi, con la conseguente rinuncia allâapertura estiva da parte di molte scuole. In uno scontro a tutto tondo tra rappresentanti dei lavoratori e organi politici a rimetterci sarĂ la parte meno tutelata nellâattuale situazione: i bambini e le loro famiglie”.