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La “Peste” del terzo millennio, pandemia, corona virus continuano a seminare disastri, lutti e lacrime in tutto il pianeta. È già passato un anno, ma l’incubo continua, in ogni città, in ogni strada, in ogni casa, ovunque. Quando finirà? Nessuno lo sa, neppure gli scienziati. Presto, prima dell’estate, dopo l’estate, a Natale? Non ce la facciamo più, sono il pensiero, il tormento, la speranza di ciascuno.

Nell’ultima puntata di marzo di “4.0” abbiamo intervistato Claudio Scajola, nel 2018 per la terza volta eletto sindaco di Imperia, dal 2001 al 2010 quattro volte Ministro della Repubblica sotto la bandiera di Forza Italia (Interno, Attuazione del programma di Governo, Attività produttive, Sviluppo Economico). Un “monumento vivente”, a torto o a ragione l’uomo più importante di Oneglia, Porto Maurizio, la Riviera e non solo, Chiunque ed ovunque ricordi o parli di Imperia nella sua mente, automaticamente, in simultanea, nel bene e nel male si accende subito anche il nome di Claudio Scajola, la sua vita, la sua storia, i prestigiosi traguardi raggiunti in Italia e all’estero, le parentesi tristi.

Un’intervista in diretta, senza tagli, gli abbiamo chiesto se si è già vaccinato “no, lo farò presto, appena sarà il mio turno”, cosa pensa di AstraZeneca, dei problemi che sta sollevando in tutta Europa. Domande sul Presidente del consiglio Draghi, sullo scandalo all’italiana di chi “ruba” i vaccini agli anziani. Chi avrebbe diritto di essere vaccinato prima perché a rischio si vede passare davanti invece i soliti raccomandati o liste di nomi appartenenti a singole categorie professionali privilegiate.

Statistiche recenti addirittura denunciano che 1 vaccinato su 8 non ne aveva diritto non essendo il suo nome tra le categorie a rischio. “Vergognoso”. Scajola, “u ministru” come lo indicano tutti ad Imperia, ha risposto anche su Berlusconi e, ricordate il caso “Ruby rubacuore, la nipote di Mubarak”? Da mesi è in corso il processo Ruby-Ter, Berlusconi deve presentarsi davanti ai giudici, ma appena si avvicina quel giorno ecco scattare il “tempismo dei malanni”. Berlusconi marca visita, fa “tagliandi al San Raffaele”, viene ricoverato d’urgenza nel più prestigioso ospedale della Lombardia per disturbi e controlli medici. È successo più volte, tante, forse troppe se il numero di chi pensa “qui gatta ci cova” cresce di giorno in giorno compreso giornalisti.

Scajola ha risposto, ha parlato anche della moglie, di Benigni, del Paradiso di Dante Alighieri, del canto 25° della speranza concludendo con le parole e l’augurio del bravissimo attore toscano: presto “ci riabbracceremmo”.