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“Evidentemente Natale avrà luogo come ogni anno, e anche questo del 2020 sarà pieno di gioia”.

Lo ha promesso ai francesi il ministro transalpino alla Sanità Olivier Véran proprio alla vigilia di una nuova stretta per contenere la diffusione del Covid, aggiungendo però che “…il virus sarà sempre presente, non sparirà per le feste di fine anno e dovremo adattarci a fare i conti con lui”.

Il nostro Governo – ha continuato Véran – sta facendo di tutto per permettere ai francesi di tornare ad una vita più normale possibile. È certo invece che il capodanno non potrà essere quello delle grandi sale da ballo gremite, dei baci e degli abbracci con chiunque capiti, e a tal proposito verranno emesse norme comportamentali ad hoc.

Ma intanto da domani, mercoledì 4 novembre, scatterà il divieto di tenere aperto per chi vende ‘prodotti non essenziali’ nei grandi centri commerciali di superficie superiore ai 400 mq e riguarderà libri, cd, dvd, mobili, articoli sportivi, orologi, gioielli, fiori, grossi elettrodomestici, vestiti e scarpe.

Saranno autorizzati alla vendita invece i prodotti alimentari, bevande, piccoli elettrodomestici, ricambi per auto moto e bici, informatica, telefonia, giardinaggio, cartoleria, parafarmacia, giornali, cosmetici, prodotti di igiene e bellezza, prodotti per animali, per la puericoltura, chincaglieria, ferramenta e materiale per le costruzioni.

Questa lista, dicono dall’Eliseo, serve per bilanciare le perdite dei piccoli commercianti che sono autorizzati solo a ricevere ordinazioni ma non a vendere al dettaglio, una decisione che ha scontentato un po’ tutti e che avvantaggia, secondo le associazioni di categoria, solo i giganti della vendita online come Amazon.

Secondo l’analisi degli esperti della grande distribuzione, questi provvedimenti rischiano di creare dal 20 al 25% di disoccupati tra i salariati del settore che ne conta circa 700mila.

Le Ferrovie dello Stato francesi (Sncf) hanno annunciato che in maniera progressiva si arriverà alla soppressione del 70% dei Tgv, i treni ad alta velocità, sottolineando che nel confinamento di primavera la soppressione di convogli Tgv era arrivata al 93%.

Alla fine della giornata di ieri, in Francia si contavano 3.721 contagiati in terapia intensiva (mille solo a Parigi e Ile de France), e un numero record di 418 decessi nelle ultime 24 ore, per un totale di 37.435 vittime collegate al Covid dall’inizio della pandemia.