rete fantasma

Si svolgerà mercoledì 8 giugno l’evento di chiusura del progetto Sea-ty. Nella Giornata Mondiale degli Oceani, istituita dalle Nazioni Unite nel 1992, si provvederà al recupero di una rete fantasma dispersa nell’area sommersa della Secca di Santo Stefano, al largo del borgo.

Insieme al recupero effettuato nel mese di marzo, questa nuova “pulizia” dei fondali è una prosecuzione del progetto Sea-ty, che si è svolto nel corso del 2021-22 a Santo Stefano al Mare coinvolgendo enti e istituzioni locali. Dalla Capitaneria di Porto, che ha sempre supportato le iniziative, all’amministrazione comunale di Santo Stefano al Mare, sensibile alla tutela del mare, fino alle scuole. Nel corso del 2021 sono state diverse le iniziative di educazione e sensibilizzazione alla tutela dell’ambiente marino: Sea-ty ha promosso pulizie della spiaggia, eventi di divulgazione in piazza, recupero dai fondali dalle reti fantasma, eventi di citizen scienze e ha contribuito alla realizzazione di una serie di pannelli informativi sul ciclo della Posidonia oceanica oggi installati sul lungomare del borgo. Della primavera 2022 sono invece gli incontri con le scuole di Santo Stefano al Mare, che saranno protagoniste ancora una volta nella giornata dell’8 giugno.

Al rientro in porto, previsto per le ore 11:00, i sommozzatori, supportati dallo staff del Diving Nautilus di Marina degli Aregai, troveranno ad attenderli le 5 classi della scuola primaria di Santo Stefano al Mare, insieme alle quali si svolgerà una breve lezione sul tema delle reti fantasma.

“SeaTy è stato un successo – sono le parole di Franco Borgogno, responsabile del progetto condotto da European Research Institute – Come sempre, nelle nostre attività, abbiamo voluto toccare diversi livelli di intervento: dalla ricerca all’educazione, dalla formazione alla sensibilizzazione del pubblico generico. Vedere la grande risposta positiva che riceviamo ci incoraggia: un mondo più sostenibile è possibile. E sarà bellissimo”.

Sea-ty è un progetto di European Research Institute realizzato con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito della Missione Proteggere l’ambiente dell’Obiettivo Pianeta, in collaborazione con il Comune di Santo Stefano al Mare, l’associazione Reef Check Italia e l’associazione Informare, con l’obiettivo di rileggere il legame tra il mare e la città accendendo i riflettori sulla Secca di Santo Stefano.