Tutto è pronto per l’avvio, domani martedì 23 agosto, della ventitreesima edizione di “Zazzarazzaz”, il festival della canzone jazzata di Sanremo che dal 1997 rappresenta uno dei più attesi appuntamenti estivi da parte degli amanti della buona musica. L’iniziativa è come sempre organizzata dal centro studi musicali “Stan Kenton” con il sostegno del Comune di Sanremo, assessorati al Turismo e alla Cultura, i patrocini della Regione Liguria, della Fondazione Lelio Luttazzi di Roma e del Club Tenco di Sanremo e va sotto l’egida semi-goliardica del “Sultanato dello Swing”. La direzione artistica è come sempre di Freddy Colt.

Questa edizione torna ad avere tre serate di concerti, con l’esibizione di orchestre, formazioni vocali, singoli cantanti e solisti di chiara fama, il tutto secondo una linea ben precisa che vuol rievocare lo swing vocale, il teatro leggero e il jazz degli anni Quaranta e Cinquanta. Non per nulla la rassegna è quest’anno dedicata al ricordo di un grande artista poliedrico come Renato Rascel, cantante, attore, fantasista, compositore, ballerino che per lunghi anni ha allietato pubblici di tutte le età. Proveniente dal jazz come batterista, Rascel è stato una delle figure di primo piano del varietà e della commedia musicale, vincendo poi un festival di Sanremo nel 1960 con la sua “Romantica”, proposta anche da Tony Dallara (che peraltro fu ospite di “Zazzarazzaz” 2017). Il ricordo sarà discreto e trapelerà in tutte le serate con omaggi da parte dei vari artisti in cartellone.

Martedì alle ore 21.30, la rassegna si aprirà con la serata “Rievocando” particolarmente incentrata su Rascel e sul suo partner musicale d’eccellenza: il maestro Gorni Kramer. Protagonisti della serata saranno i Swing Kids, la formazione diretta da Freddy Colt che dal 2020 è “Orchestra stabile dello Swing” e costituisce l’ossatura della rassegna. Ma in questo caso insieme alla band si esibirà una vera star del jazz italiano, il fisarmonicista alessandrino Gianni Coscia, classe 1931, degno continuatore dello stile jazzistico sulla fisarmonica dopo Kramer. Gianni Coscia, noto anche per il suo sodalizio artistico con il sassofonista Gianluigi Trovesi, è stato compagno di scuola di Umberto Eco, collaboratore di artisti diversissimi tra loro come Milva, Luciano Berio, Francesco Guccini e Adriano Celentano, oltre che dei maggiori jazzisti italiani (Rava, Arigliano, Sellani, Gaslini e molti altri). Il maestro Coscia ha partecipato alla prima edizione del 1997 e poi è tornato nel 2015 per un tributo a Nicola Arigliano, mentre a “Zazzarazzaz” 2022 suonerà alcuni brani di Kramer lanciati da Rascel.

La rassegna prosegue mercoledì 24, sempre alle 21.30, si tiene la serata dedicata ai “Nuovi Swingers” che vedrà per la prima volta in rassegna il trio vocale “Le Signorine”, proveniente da Firenze, che propone uno spettacolo intitolato “Caffè con i cantautori” nel quale i brani più classici del cantautorato italiano (Dalla, De Andrè, Gaber, Concato, Conte) saranno riproposti, con arrangiamenti di Francesco Giorgi, nello stile del mitico Trio Lescano. Una particolare sonorità vocale che ha fatto epoca e che negli ultimi anni ha visto un sorprendente rilancio sullo scenario nazionale. Le Signorine, che vantano recenti apparizioni televisive, sono accompagnate dal loro trio jazz. Anche in questa serata c’è un ospite d’onore: il maestro Antonio Marangolo, virtuoso sassofonista, storico partner di Guccini, nonché arrangiatore per Paolo Conte e Vinicio Capossela, molto stimato anche in campo jazzistico.

La serata conclusiva si terrà giovedì 25 e sarà dedicata allo “Swing d’Autore”. Ci sarà un momento d’apertura in cui si ascolteranno le nuove produzioni del cantautore piemontese Alessandro Bellati, alcuni brani ironici e istrionici proposti piano e voce. La serata proseguirà con un concerto dedicato alla musica di Billie Holiday, leggendaria cantante afroamericana che ha caratterizzato il jazz nel periodo contemporaneo a Rascel, di cui si ricorda anche una storica tournée in Italia nel 1958, l’anno prima di morire. A riproporre con classe il repertorio di “Lady Day” sarà la cantante siriana Manina Syoufi con il suo quintetto formato da noti jazzmen italiani. Manina Syoufi, siriana di origine armena, residente a Salsomaggiore da molti anni, è anche pittrice sicché alcune sue opere dedicate a grandi personaggi del jazz faranno da elegante scenografia sul palco di San Siro.

Le serate saranno presentate dal direttore Freddy Colt affiancato dall’attrice veronese Beatrice Zuin, recentemente nominata “Odalisca di Palcoscenico” nel “Sultanato dello Swing”. L’ingresso per il pubblico è libero e gratuito.