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Alla fine di agosto a Sanremo si è tenuta una gara velica durante la quale i partecipanti, iscritti alla manifestazione sportiva, avevano possibilità di avvalersi di appositi parcheggi individuati nell’area di Porto Vecchio. Proprio durante la prima giornata di gara uno dei velisti, residente nel milanese, prima di salire a bordo dell’imbarcazione, riponeva i propri effetti personali, tra cui il portafogli, all’interno del baule dell’autovettura, allontanandosi in mare.

Al termine della gara, dopo alcune ore, si accorgeva che sul proprio cellulare erano giunti diversi messaggi di sicurezza della banca che lo allertavano di svariate transazioni avvenute nelle ore precedenti in alcuni esercizi commerciali di Sanremo, Arma di Taggia e Imperia, il tutto per un ammontare di circa 5000 euro. L’uomo, insospettito e preoccupato per quanto accaduto, si dirigeva verso la propria autovettura e, pur non rilevando evidenti segni di effrazione o forzature, notava che il portafogli, con all’interno denaro e carte di credito, era sparito. L’uomo si recava immediatamente in Commissariato per sporgere denuncia e gli uomini della Sezione Investigativa si mettevano subito alla ricerca dei malfattori.

Grazie ad una meticolosa e rapida indagine, anche con l’aiuto delle telecamere di videosorveglianza cittadine, in poche ore si riusciva a ricostruire il modus operandi: appena la vittima si era imbarcata, tre individui erano giunti nei pressi del parcheggio a bordo di un’autovettura e, probabilmente con un congegno elettronico, aprivano il porta bagagliaio dell’auto e rubavano del denaro e la carta di credito. Dopo il furto si dirigevano in città per utilizzare le carte appena rubate, acquistando ben del valore ci circa 5.000 euro (in particolare, occhiali da sole, monopattini e due I-Phone).

Ipotizzando una ripetizione dell’azione criminosa, dato che la gara era ancora in corso, l’auto utilizzata per il primo furto veniva segnalata agli equipaggi della Squadra Volante che, dopo un paio di giorni, la bloccavano mentre si aggirava in Sanremo. Nonostante un’iniziale resistenza ed un tentativo di fuga, dopo un rocambolesco inseguimento l’auto veniva fermata in autostrada con a bordo uno dei sospetti, D.A.B, 34 anni, di origini campane ma residente in Piemonte, già noto alle forze dell’Ordine per reati dello stesso tipo.

Anche un secondo complice, D.G.F. 33 anni, di origini piemontesi, veniva successivamente identificato grazie ad un’attenta e meticolosa indagine, anche con il supporto delle precise testimonianze rese da alcune addette alla vendita che descrivevano con dovizia di particolari l’uomo che indebitamente aveva utilizzato la carta di credito della vittima per effettuare degli acquisti.

Al termine dell’indagine, il GIP di Imperia, avvalorando le ipotesi investigative di concorso nel furto, l’uso indebito delle carte di credito e resistenza a Pubblico Ufficiale, emetteva nei confronti dei due individui anche la misura cautelare dell’obbligo di dimora, che gli uomini della Sezione Investigativa, con l’ausilio di personale della Guardia di Finanza in forza presso le Sezioni di PG della Procura, notificavano ai due indagati rispettivamente nella provincie di Torino e di Asti, prevenendo così eventuali future “trasferte” in Liguria.