Nei giorni scorsi il sindaco Alessandro Mager e l’assessore al turismo Alessandro Sindoni hanno inviato una lettera alla direzione della Rete Ferroviaria Italiana riguardo alla situazione in cui si trova la stazione di Sanremo, anche a seguito delle numerose segnalazioni pervenute da parte degli utenti e dei turisti che arrivano in città.
La stazione, infatti, rappresenta, per chi utilizza il treno, il primo biglietto da visita a livello di immagine ed è frequentata tutto l’anno da moltissimi turisti, il cui numero aumenta in occasione dei grandi eventi.
Tra le principali lamentele riportate, la cronica situazione deficitaria dei tapis roulant, spesso guasti o in riparazione, e l’assenza di copertura Wi-Fi. Quest’ultimo, hanno sottolineato Mager e Sindoni nella missiva, non rappresenta solo un grave disservizio all’utenza in considerazione del fatto che navigare su internet o accedere ad app dedicate in un luogo come una stazione è spesso fondamentale per avere informazioni basilari, ma anche un problema di sicurezza che non deve essere sottovalutato: ritrovarsi isolati e impossibilitati a comunicare con l’esterno all’altezza dei binari e nelle attigue zone di attesa, ubicate lontane dall’entrata, può infatti rappresentare un fattore di rischio sotto diversi profili.
Nella missiva, in cui si è ricordato “l’importante investimento nella campagna di comunicazione pubblicitaria prodotta dalle stesse FS e RFI su tutti i canali media che esorta l’utenza ad utilizzare il treno per viaggiare, nonché delle somme considerevoli e degli sforzi che il Comune sostiene, assieme al Tavolo del Turismo, per la promozione di Sanremo”, il sindaco Mager e l’assessore Sindoni, che ha fortemente voluto puntare alla risoluzione del problema anche per poter poi sviluppare l’informazione e la promozione turistica nella stazione, hanno quindi chiesto di “voler procedere celermente all’installazione del servizio Wi-Fi, nonché alla risoluzione definitiva dei tapis roulant o ad una riduzione, ai minimi termini, del degrado e guasto” e di poter avere, celermente, “un contatto diretto, al fine di un miglior confronto sulle tematiche e sulle relative tempistiche di risoluzione”.