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Si è svolta questa mattina la Conferenza dei Capigruppo a Sanremo per affrontare la tematica del punto nascita.

Il presidente del consiglio comunale Alessandro Il Grande è così intervenuto: “Ringrazio tutti i componenti della Conferenza dei Capigruppo che oggi si sono riuniti per affrontare la questione relativa alla decisione di Regione Liguria di non riaprire nei termini stabiliti il punto nascita provinciale a Sanremo, nonostante gli impegni assunti in precedenza. E ringrazio anche Anna Asseretto ed Ester Moscato, rispettivamente presidente e vicepresidente della quinta commissione dedicata alla sanità, per aver preso parte all’incontro. Nei prossimi giorni, su impulso dell’opposizione, sarà convocata una seduta monotematica del consiglio comunale e verrà chiesta la partecipazione del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, dell’assessore regionale alla sanità Angelo Gratarola e del direttore generale dell’ASL 1 Luca Stucchi. Il consiglio comunale si svolgerà entro la fine del mese di luglio”.

Il consigliere comunale Luca Lombardi, in rappresentanza di tutte le forze di opposizione (Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, Liguria Popolare) ha aggiunto: “Ricordo che, a mezzo stampa, la Regione Liguria aveva già dichiarato di aver dato mandato ad Asl 1 di riaprire il punto nascita a Sanremo entro l’estate 2022. Siamo quindi sconcertati nel leggere che ora, a distanza di poco meno di un anno, si fa marcia indietro. Colgo anche l’occasione per ricordare ancora una volta che, nel 2013, è stato sottoscritto un accordo in conferenza dei sindaci per cui sarebbero stati spostati all’ospedale di Imperia alcuni reparti affinché il centro di riferimento d’elezione venisse realizzato proprio ad Imperia, lasciando a Sanremo quello dell’emergenza. Infatti, il reparto di urologia è stato spostato a Imperia mentre quello di pediatria e il punto nascita sarebbero dovute essere all’ospedale Sanremo, poi chiuso per interventi di ristrutturazione destinati proprio a crearne il centro d’eccellenza. A questo proposito, non possiamo dimenticare i circa 5 milioni di euro investiti. La situazione attuale, purtroppo, è che metà reparto di Imperia è chiuso per ristrutturazione e pur di non trasferire il punto nascita a Sanremo, vengono utilizzati posti letto di urologia e chirurgia. Ora, finita l’emergenza Covid che ha bloccato l’ospedale di Sanremo per 2 anni, i tempi sono maturi per poter rispettare gli accordi”.

La stessa posizione è stata condivisa anche dal Movimento 5 Stelle, rappresentato da Roberto Rizzo.

Mario Robaldo e Marco Viale, capigruppo di maggioranza, aggiungono: “Con l’incontro di oggi vogliamo ribadire l’intento di procedere insieme affinché ci sia la massima condivisione su questa tematica così importante per la città. Dobbiamo pianificare delle soluzioni e abbiamo chiesto la riunione dei capigruppo proprio per affrontare tutti insieme questa problematica. Faremo un ordine del giorno in cui si chiederà al sindaco – che da anni lavora per riportare a Sanremo il punto nascita – di farsi portavoce con gli altri comuni in quanto presidente della Conferenza dei Sindaci. Riguardo alla seduta monotematica del consiglio comunale, confidiamo nella presenza del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, dell’assessore regionale alla sanità Angelo Gratarola e del direttore generale dell’ASL 1 Luca Stucchi”.

Durante l’incontro Ester Moscato, vicepresidente della quinta commissione dedicata alla sanità, ha colto l’occasione per ricordare “che il progetto “Gaslini diffuso” non sta dando i risultati sperati. Anziché potenziare le pediatrie territoriali con la presenza di professionisti del Gaslini anche sul nostro territorio, sempre più spesso i piccoli pazienti devono essere trasferiti proprio nello stesso Gaslini”.