palazzo Bellevue

Riceviamo e pubblichiamo di seguito la nota stampa congiunta dei capigruppo in Comune a Sanremo Luca Lombardi (Fratelli d’Italia), Marco Damiano (Sanremo Domani), Massimo Rossano (Andiamo), Daniele Ventimiglia (Lega) e Patrizia Badino (Forza Italia) relativa ai lavori del consiglio comunale di martedì 30 luglio.

“Ieri, martedì 30 luglio 2024, il sindaco Mager ha già tradito la prima promessa fatta solennemente durante il consiglio comunale di insediamento. Nonostante il buon proposito di confrontarsi con le opposizioni e di accogliere indicazioni e suggerimenti, motivato dal fatto che la sua vittoria è stata di stretta misura e con numeri inferiori a quelli ottenuti da Rolando al primo turno, Mager ha portato per l’approvazione in Consiglio Comunale la prima pratica di rilievo, ossia l’assestamento del bilancio, senza dare seguito al proprio sbandierato impegno.

Nessun tavolo di confronto, nessuna interlocuzione informale, nessuna proposta da condividere preliminarmente sono stati prodotti da Mager e dalla sua giunta. Il piano triennale delle opere, modificato e implementato sia attingendo all’avanzo di amministrazione di oltre 10.000.000,00 di euro (frutto anche del malgoverno della precedente amministrazione Biancheri, che non ha saputo spendere tutte le somme impegnate), sia attingendo ulteriormente dal Casinò (ulteriormente indebolito nella sua capacità di fare investimenti in un momento di cambiamento del mondo del gioco d’azzardo), non è stato in alcun modo negoziato con nessuno. È stato presentato un pacco preconfezionato, da prendere o lasciare a scatola chiusa, che riflette al massimo i desiderata personali di qualche esponente di maggioranza di peso.

Parte della stessa maggioranza ha notato la stortura, figlia dell’inesperienza politica e dell’impostazione autoreferenziale e padronale della gestione della cosa pubblica che ha caratterizzato la prima uscita consigliare significativa di Mager. È stata denunciata l’assenza di alcun confronto preventivo, nemmeno all’interno della stessa maggioranza, che appare già ostaggio delle proprie contraddizioni interne e della necessità di pagare le cambiali politiche firmate alla sinistra sanremese, di cui la Giunta Mager è diventata il braccio operativo, contrariamente al tanto sbandierato civismo.

Addirittura, si è giunti al paradosso della proposizione da parte della maggioranza consigliare di un ordine del giorno per indirizzare la giunta che ne è l’espressione, indice di un distacco sintomatico delle fibrillazioni che attraversano la maggioranza in vista delle nomine nei posti di sottogoverno.

Tutte le componenti dell’opposizione consigliare hanno immediatamente rimarcato le mancanze e le devianze del documento proposto. Fratelli d’Italia, Sanremo Domani, Andiamo, Lega e Forza Italia, tramite i propri consiglieri, hanno ribadito sia la questione di metodo che le problematiche di merito, con interventi puntuali e precisi che non hanno tuttavia trovato adeguato riscontro nell’informazione online, con una riduzione ulteriore degli spazi per una partecipazione attiva e informata della cittadinanza alla vita democratica del Comune, già compromessi dalla scelta reiterata di tenere i Consigli Comunali nel pomeriggio, quando le persone sono impegnate nelle proprie attività lavorative, stigmatizzata anche dalla Famija Sanremasca nell’ultimo numero de “A Gardiora”.

Il centrodestra, in tutte le sue componenti, continuerà a denunciare le problematiche cittadine rimaste irrisolte, con un’opposizione ferma, verificando nel prosieguo se Mager darà seguito alle sue stesse parole e promesse, che ad oggi appaiono come meri slogan, privi di sostanza e riscontro fattuale. Mancano ancora risposte e non si vede alcuna progettualità amministrativa e politica per rimediare alla situazione della raccolta e smaltimento dei rifiuti, alla pulizia urbana, alla manutenzione della rete viaria e dei sottoservizi idrici e fognari, alla valorizzazione del verde pubblico e all’erogazione dei servizi sanitari e assistenziali sul territorio, intervenendo direttamente come Comune piuttosto che sui diversi Enti competenti.

Infine, l’opposizione vigilerà con attenzione sulle figure che Mager vorrà porre nelle società partecipate, perché i cittadini e la città non devono pagare il costo della scelta di persone inadeguate al loro ruolo”.