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Oggi alla libreria Mondadori di Sanremo, lo scrittore Gianmarco Parodi ha presenziato per un firma copie del suo ultimo libro Cave Canem, secondo volume della trilogia legata al cerbero iniziata 10 anni fa con Tria Ora.

A tutti gli ospiti della libreria ha deciso di regalare una poesia o un incipit per un racconto personale scritto sul momento con la sua fedele macchina da scrivere.

“Non mi piacciono le presentazioni canoniche, qui c’è la mia fedele compagna – racconta Gianmarco Parodi – che ho portato in tante piazze e anche in posti un po’ strani, come in un supermercato. Mi piace sedermi e scrivere qualcosa en plein air, ma oggi invece di scrivere poesie, o anche volendo perché no, mi piacerebbe regalare un incipit, ovvero un inizio di racconto o di romanzo, che volendo ognuno può continuare”.

Di tante poesie scritte Gianmarco ci racconta un aneddoto in particolare legato ad una sua composizione: “Una cosa davvero bella che mi è capitata è quella di un padre con un bambino piccolissimo, che mi ha detto “non vorrei che la scrivessi per me, vorrei che la scrivessi per lui, quando arriverà il momento che potrà leggerla e capirla”. La vicenda mi emoziona ancora adesso”.

Un pensiero finale sul romanzo Cave Canem, molto importante per l’autore: “Ci tengo particolarmente perché ci ho messo tante cose che riguardano la scrittura, non solo Triora come luogo dell’anima, non solo gli stessi personaggi di Tria Ora, ma c’è anche tanto di quello che ho imparato in questi anni di questo ‘strano’ mestiere.”