In una sera di fine agosto dell’anno scorso, un turista in vacanza con la propria famiglia mentre era in attesa di parcheggiare la propria autovettura veniva avvicinato da due uomini a bordo di uno scooter con casco calzato, uno con un gesto repentino si infilava con mezzo busto all’interno dell’autovettura e con violenza gli strappava l’orologio dal polso. Tra i due nasceva una colluttazione alla fine della quale l’uomo a bordo del ciclomotore si impossessava dell’orologio, del valore di circa quarantamila euro di una nota casa svizzera.
Dopo la segnalazione di quanto accaduto gli equipaggi sul territorio e gli uomini della Sezione Investigativa cercavano di ricostruire l’episodio delittuoso e in poche ore riuscivano a risalire allo scooter a bordo del quale era stata perpetrata la rapina.
Dalle ricerche diramate sul territorio il veicolo veniva ritrovato regolarmente parcheggiato nella locale Via Anselmi. Lo stesso è risultato di proprietà di un uomo residente a Napoli e già risultato come prestanome per intestazioni fittizie di diversi veicoli e utilizzati per compiere rapine, furti e altri reati di carattere predatori.
Gli uomini della Sezione Investigativa ponevano in essere un’attività d’indagine da cui risultava che l’attività delittuosa era stata organizzata in ogni dettaglio nella città partenopea e poi era stata messa a segno a Sanremo con una vera e propria “trasferta” da Napoli al termine della quale ognuno è tornato presso la propria abitazione dopo aver commesso il colpo.
Il veicolo veniva posto sotto sequestro e dall’attività di indagine che ne è seguita è risultato che il ciclomotore ha viaggiato a bordo di un furgoncino noleggiato ad hoc in modo che ne rimanesse celata la targa fino al compimento della rapina oltre che per giungere più velocemente a Sanremo.
Gli uomini ritratti dalle telecamere di videosorveglianza cittadine erano completamente sconosciuti alle Forze dell’Ordine del luogo e pertanto la loro individuazione non è stata semplice.
Grazie ai collegamenti fatti dagli uomini della Sezione Investigativa con altri eventi delittuosi commessi in altre parti d’Italia e gli accertamenti compiuti sullo scooter si riusciva a risalire a tre soggetti pluripregiudicati napoletani che sono soliti commettere tali tipi di reati in concorso tra loro tutti e tre circa trentenni. Al termine dell’attività investigativa i tre venivano indagati per rapina aggravata in concorso.