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La Polizia di Stato ed i Carabinieri di Sanremo, nella notte del 26 agosto, hanno tratto in arresto un marocchino di 28 anni, irregolare sul territorio nazionale, per i reati di tentato furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale.

L’arresto scaturiva a seguito di una segnalazione di un utente al numero 112 NUE, che indicava la presenza sospetta di una vettura con a bordo uno straniero che, dopo aver parcheggiato si aggirava tra le villette della zona.

Prontamente intervenivano i poliziotti del Commissariato di Sanremo ed i Carabinieri, i quali con efficace spirito investigativo individuavano la vettura parcheggiata e si appostavano nei suoi pressi.

Lo straniero, che precedentemente scavalcava il cancello di ingresso della proprietà e ne infrangeva un vetro nel tentativo di rubare all’interno dell’abitazione, probabilmente si accorgeva della segnalazione fatta nei suoi confronti, poiché desisteva dal furto e tentava la fuga.

Gli operatori, nascosti dietro agli anfratti per non farsi vedere, non appena l’uomo si avvicinava in direzione della vettura parcheggiata, lo braccavano in modo deciso.

L’uomo aveva una ferita sanguinante alla mano, indiziante l’avvenuta rottura del vetro al fine di introdursi nella villetta.

Nonostante la presenza dell’equipaggio della squadra volante e della Radiomobile dei CC, l’uomo continuava a mantenere un atteggiamento aggressivo, e colpiva gli operatori con calci e manate.

Dopo un intervento di forza, questi ultimi riuscivano a bloccarlo e lo sottoponevano a perquisizione personale estesa al veicolo, al termine della quale venivano rinvenuti diversi arnesi da scasso nonché guanti in lattice.

Il successivo controllo della villetta confermava la dinamica dei fatti, poiché all’interno dell’appartamento venivano ritrovati pezzi di vetro e sangue in diverse parti.

Per tutto quanto occorso, l’uomo veniva tratto in arresto per i reati di tentato furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale, mentre l’auto e gli arnesi venivano posti sotto sequestro.

Nella mattinata di ieri, in videoconferenza, si svolgevano l’udienza di convalida ed il procedimento per direttissima, al termine dei quali l’arresto veniva convalidato, il processo veniva rinviato a settembre e l’uomo veniva sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere, ove veniva condotto dagli Agenti del Commissariato.