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È stata ospite ieri sera al Casinò di Sanremo in occasione dei ‘Martedì Letterari’, il Vice Ministro dell’Istruzione Anna Ascani dove ha presentato il suo ultimo saggio dal titolo: ”Senza Maestri. Storie di una generazione fragile”, arricchito dalla prefazione di Matteo Renzi. 

“Il senso del libro è spingerci a vivere il futuro con maggiore audacia e fiducia. La nostra generazione lo sta facendo, in questi giorni ci sono le ‘sardine’ che stanno invadendo le piazze di tutta Italia dimostrando che i ventenni e trentenni hanno voglia di prendere le redini in mano”, commenta Anna Ascani ai nostri microfoni.

«Siamo nati dopo la caduta degli dèi, dopo la caduta dei muri, delle ideologie, dei grandi partiti di massa, dopo le brigate rosse, dopo il terrorismo nero. Siamo nati dopo. E senza maestri che ci aiutassero a orientarci. Ci hanno invece sommerso di racconti nostalgici sul “prima”, su quali fossero le grandi correnti aggreganti, su come fosse bella l’infanzia senza la televisione, l’adolescenza senza il computer, la giovinezza senza Facebook. Siamo nati-dopo, noi. Ci hanno definito bamboccioni, choosy, annoiati, sfaticati, sdraiati. E invece siamo semplicemente fragili, una generazione-Sisifo, anche se spesso ce ne vergogniamo ». I nati negli anni ’80 sono stati raccontati in molti modi, anche perché uno dei tratti che caratterizza la loro vita (la precarietà) è diventato strutturale nel nostro modo di guardare il mondo, dalle esistenze individuali alle organizzazioni collettive e finanche al potere di cui molti autori hanno raccontato la fine o le debolezze.

«È un superpotere essere vulnerabili», cantano le Luci della Centrale Elettrica. Anna Ascani sceglie di fare proprio questo salto nell’interpretare la propria generazione: dalla precarietà alla fragilità, sotto l’egida del profondo umanesimo del Sisifo di Albert Camus. Il racconto della vita di cinque ragazze e ragazzi è la trama di un viaggio che ha come collante la politica, ossia l’arte del possibile e quindi il diritto a essere umani, cioè fragili.

L’intervista ai microfoni di Rivera Time.