Cinema sotto le stelle sanremo

Inizia giovedì 6 luglio (ore 21.15) in piazza Santa Brigida, nel centro storico di Sanremo, “Cinema sotto le stelle”, diciassettesima edizione della rassegna cinematografica all’aperto organizzata da associazione Pigna Mon Amour e CMC/Nidodiragno Produzioni.

Sette film per sette serate – tutte a partecipazione libera e gratuita per il pubblico – previste dal 6 luglio al 24 agosto, per un appuntamento ormai entrato a tutti gli effetti nella consuetudine delle estati sanremesi.

Il “Cinema sotto le stelle” è sostenuto dal contributo economico del Comune di Sanremo – assessorato al Turismo, Sport e Manifestazioni (di concerto con l’assessorato alla Cultura) ed è inserito nel calendario delle manifestazioni estive 2023 della Città dei Fiori.

Il tema dell’edizione 2023: Calvino e il cinema

“Cinema vuol dire sedersi in mezzo a una platea di gente che sbuffa, ansima, sghignazza, succhia caramelle, ti disturba, entra, esce, magari legge le didascalie forte come al tempo del muto; il cinema è questa gente, più una storia che succede sullo schermo” (Italo Calvino).

Per l’estate 2023 Pigna Mon Amour e CMC/Nidodiragno Produzioni hanno scelto un programma di film legati allo scrittore Italo Calvino, nel centenario della nascita. Negli anni tra il 1936 e la seconda guerra mondiale Calvino fu un assiduo frequentatore delle sale sanremesi (del Cinema Centrale, in particolare). Era a quel tempo un adolescente e un onnivoro spettatore che si trasformerà, poi, nello scrittore e critico tra i più noti e tradotti nel mondo.

La sua passione per il cinema corrispondeva – precisava – al suo “bisogno di spaesamento”, che lo proiettasse in uno “spazio diverso”, verso un mondo non ancora svelato. E, così come le aspettative suscitate dai cartelloni delle pellicole, il cinema per Italo Calvino “era la sorpresa, la promessa, l’aspettativa che m’avrebbe accompagnato nei giorni seguenti” (da Autobiografia di uno spettatore, I. Calvino, 1974).

L’interesse per il grande schermo non lo abbandonò mai, tanto da essere, nel 1981, nominato presidente di Giuria alla 38esima edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.

I film sono stati scelti pertanto in base a riferimenti precisi: sono tutti legati all’universo immaginifico dello scrittore.

Il programma

Giovedì 6 luglio: “San Giovanni decollato” (1940), regia Amleto Palermi.

Giovedì 13 luglio: “Gli anni ruggenti” (1962), regia Luigi Zampa.

Giovedì 20 luglio: “Lo stato dell’unione” (1948), regia Frank Capra.

Giovedì 27 luglio: “Tristana” (1970), regia Luis Buñuel.

Giovedì 10 agosto: “Sacro Gra” (2013), regia Gianfranco Rosi.

Giovedì 17 agosto: “ET – L’extra terrestre” (1982), regia Steven Spielberg (serata speciale “Aspettando Scambi Festival”).

Giovedì 24 agosto: “Kagemusha” (1980), regia Akira Kurosawa Proiezioni alle ore 21.15.

La rassegna di quest’anno esordisce il 6 luglio con “San Giovanni decollato”, film del 1940 con protagonista Totò a cui Calvino dedica una recensione (“Totò domina incontrastato”) uscita nel 1941 su un inserto de Il giornale di Genova. È questo il primo testo in senso assoluto pubblicato dall’autore, allora diciottenne.

Un regista per il quale Calvino esprime un’esplicita ammirazione è Luigi Zampa (del quale la rassegna propone il 13 luglio “Gli anni ruggenti”, commedia degli equivoci del 1962 con un esilarante Nino Manfredi), “proprio per questa sua capacità di dare immagini tangibili agli umori, al moralismo pessimista dell’italiano medio, al suo giudizio su epoche recenti, e creare maschere contemporanee comiche o drammatiche”.

Tra le diverse personalità hollywoodiane che Italo Calvino ammira c’è Frank Capra, rappresentante dei cosiddetti “registi dei buoni sentimenti dell’epoca di Roosevelt”: giovedì 20 luglio verrà proiettato “Lo stato dell’unione” (1948), con un cast prestigioso che annovera, tra gli altri, Spencer Tracy, Katharine Hepburn e Angela Lansbury.

Anche il regista spagnolo Luis Buñuel è tra le firme apprezzate dallo scrittore sanremese. Della sua produzione si è scelto “Tristana”, pellicola del 1970 con una giovane, e già bravissima, Catherine Deneuve, con Fernando Rey e Franco Nero.

“Sacro Gra” è stato il primo documentario della storia a vincere il Leone d’oro come miglior film alla Mostra del cinema di Venezia. Chiaro il legame con il romanzo calviniano “Le città invisibili” che il regista, Gianfranco Rosi, e i due autori (Lizi Gelber e Nicolò Bassetti) indicano come fonte di ispirazione dell’intero progetto cinematografico. Sarà sullo schermo di piazza Santa Brigida il 10 agosto.

Giovedì 24 agosto chiude l’edizione 2023 del “Cinema sotto le stelle” la pellicola “Kage-musha” di Akira Kurosawa, di cui Calvino scrisse un intervento dedicato nel 1980, a testimonianza dell’allargamento nell’orizzonte dei suoi linguaggi espressivi e della mai sopita e autentica passione.

Pellicola “fuori programma”, giovedì 17 agosto, sarà “E.T. L’extra terrestre”, l’evento speciale “Aspettando Scambi Festival”, un trait d’union e una anticipazione del festival che l’Associazione Oltre organizzerà dal 24 agosto nello stesso centro storico della Pigna.

Obiettivi

Il “Cinema sotto le stelle” 2023 si pone l’obiettivo non solo di ricordare la voce letteraria più autorevole della Città dei Fiori, ma anche quello – peculiarità dell’associazione Pigna Mon Amour – di coinvolgere fasce di pubblico trasversali per età, cultura e provenienza, nell’ottica di valorizzare il vecchio borgo ed affascinare nuovi frequentatori.

La programmazione, infatti, abbraccia epoche storiche diverse, dagli anni ’40 ai giorni nostri, film brillanti e altri più drammatici, pellicole per i bambini e per giovani senza età, produzioni italiane e straniere.

L’evento off

In una sorta di “passaggio di testimone” tra “Cinema sotto le stelle” e “Scambi Festival ”, mercoledì 23 agosto, giorno precedente l’ultima proiezione e il contestuale avvio del festival di laboratori paneuretici, si propone al pubblico un evento off: il reading “Hippie, la rivoluzione mancata”.

Una riflessione del giornalista e scrittore Luca Pollini su un movimento durato poco più di tre anni, dal 1965 al 1968, ma che ha condizionato un’intera generazione e che condivide con l’associazione Promozione Sociale Oltre lo spirito e l’approccio a diverse tematiche.

È il movimento hippie, che ha rifiutato la società capitalistica, gli status symbol e immaginato un mondo fondato sull’amore; non solo “peace&love”, ma anche rispetto per l’ambiente, intercultura, antimilitarismo, modelli di famiglia ribaltati, sessualità allargata, cura del corpo e dell’alimentazione.

In scena nessuna operazione di memoria, ma un continuo rimbalzo sulle eredità culturali che il movimento ha lasciato, un dialogo tra ieri e oggi. “Hippie, la rivoluzione mancata” racconta – con letture, musiche, testimonianze e video originali – i sogni e le battaglie di un’epoca in cui lo stare insieme, “il collettivo”, aveva un senso politico concreto.