Palasalute sanremo

Flash mob sabato 12 novembre, alle ore 10.30, davanti il palasalute di via San Francesco a Sanremo organizzato da Europa Verde, Rifondazione Comunista e Sinistra Italiana. All’iniziativa aderiscono anche le associazioni: Società della cura, Attack Italia, Sanremo Insieme, Cittadinanza Attiva Imperia e Anpi.

“Vorremmo parlare un po’ di sanità pubblica con i funzionari ed i dirigenti della nostra Asl, facendo domande ed ascoltando o leggendo le loro educate risposte.

Con il tempo speriamo di poter dialogare su tutti gli argomenti sanitari che ci toccano come cittadini da molto vicino. Questo perché siamo seriamente preoccupati per le strade che stanno scegliendo e indicando i responsabili politici della sanità ligure.

Il Covid aveva con molta evidenza messo in luce la necessità e l’importanza di strutture e di una sanità pubblica presente e funzionante nel personale e nelle attrezzature. Abbiamo sentito i loro ringraziamenti agli eroi delle corsie, OSS infermieri e medici, la promessa di nuove ed opportune e numerose assunzioni, come anche la regolarizzazione dei precari. Sappiamo come è andata e probabilmente come andrà.

Ci stanno rubando il diritto alla sanità pubblica.

Oggi però vogliamo soltanto parlare del palasalute di via San Francesco, che avrebbe dovuto essere inaugurato nel novembre del 2015, quindi 7 anni fa. La struttura ha impegnato un finanziamento di 12,5 milioni di euro ed eseguito i lavori; mancavano solo i dettagli, del valore di 500 mila euro, per altro già in cassa. Chi ha potuto vedere gli interni sa di una struttura nuova molto bella, curata ed organizzata (nel 2015). Serviva anche per accorpare molti dei servizi dislocati sul territorio, gli uffici del Palafiori di corso Garibaldi, i consultori, via Fiume, ci sarebbe stato un centro prelievi e tutti gli ambulatori d via Carli (strutture per la quale l’Asl paga affitti superiori ai 100.000 euro annui, e che oggi si può chiamare spreco milionario. Avrebbe anche raccolto nei suoi ambulatori l’attività privata dei medici ospedalieri, recuperando percentuali di denaro per le casse ASL, denaro che oggi và ad ambulatori privati. È anche vero che c’era un contenzioso con la ditta appaltante, ma l’ASL lo aveva risolto nel 2020, per inaugurare nel 2021.

La domanda è: come mai sui giornali si continua a parlare di ospedali unici accorpamenti e non si parla ed inaugura via San Francesco? Perché continua lo spreco di denaro pubblico? Perché il palasalute di Imperia funziona da anni, pur allagandosi ogni volta che piove, continua a funzionare agevolando il cittadino con uffici ed ambulatori accorpati in un centro unico? Perché non succede a Sanremo? Perché non se ne parla e non se ne scrive? Cosa manca? A chi conviene? Può rientrare nelle case di comunità? (di cui vorremmo parlare successivamente). Si può inserire nel PNRR?”