In sala stampa, Pooh e Rai hanno presentato il film-documentario sulla band italiana che ha attraversato tante decadi parlando a tante generazioni. Come dimostrato ieri sera sul palco del Teatro Ariston. Lo sceneggiato sarà in onda su Rai 1 dal 15 febbraio, per la regia del giovane Niccolò Conversa proprio per dare un respiro nuovo al prodotto.

Un successo che ha già portato alla vendita, nella notte tra ieri e oggi, di 20mila biglietti per il concertone di San Siro. “Un evento che nasce da una serie di occasioni di incontrarci sulle stesse idee rispettando quando eravamo contrari l’un l’altro. Più che reunion, è davvero un rincontrarsi”, dice Red Canzian. “È straordinario perché sono i nostri figli ad essersi emozionati ed hanno collaborato”.

Giovanili e giovani, sprintosi ma sicuri “Abbiamo l’energia per fare sei tour!” dice Canzian. Poi Dodi Battaglia ricorda Valerio Negrini, storico paroliere, oltre a Stefano d’Orazio: “È stata una grande occasione per ritrovarsi e ricordare chi è stato fondamentale nel nostro percorso perché noi rimaniamo comunque, e sempre, amici. Sono 10 anni dalla morte di Valerio Negrini ma anche i 50 dall’uscita di Parsifal ed è stata l’occasione per ricordare anche Stefano”.

Sulla serata di ieri ha parlato Facchinetti: “L’idea di riportare l’immagine di Stefano, risalente al 1990, come se cantasse con noi è stata emozionante ed è arrivata da Amadeus. È sempre emozionante tornare sul palco dove abbiamo vinto con ‘Uomini Soli’, poi dopo quel passaggio, non facile già di per sè, è stato davvero difficile riprendere. Eravamo davvero emozionati, così come il pubblico. Non abbiamo visto cosa ha combinato Blanco ma andrebbe chiesto a lui il perché della reazione. È vero che noi non abbiamo mai strappato fiori, al massimo li abbiamo regalati a mogli, compagne e, lo dico, amanti”.

Chiude Riccardo Fogli con simpatia sulla sua assenza iniziale sul palco: “Io mi dimentico le disposizioni che mi date. Poi ieri sera mi scappava la pipì…”