solea sanremo

È uno sguardo green quello della nuova edizione, la sesta, di Soleá – Festival della cultura mediterranea di Sanremo.

Ai temi cardine del Festival, che hanno caratterizzato tutte le precedenti edizioni (il mare, l’incontro, il dialogo interculturale) si intersecano, infatti, quelli dell’ambiente e della sostenibilità, al centro dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile (il programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto dai Paesi membri delle Nazioni Unite). Una sfida globale, alla quale sono chiamate a concorrere tutte le componenti della società, anche gli operatori dell’informazione e della cultura.

Il territorio d’indagine della seconda giornata dell’iniziativa, domani, sabato 3 settembre, è il cibo. Si comincia alle 18.15, in piazzetta dei Ferri, nel centro storico di Sanremo, con Il cibo: un bene comune, un incontro di assoluta attualità dedicato alla questione dello spreco alimentare.

Secondo la FAO, nel mondo si spreca più di un terzo del cibo che viene prodotto e distribuito: più di 1,3 miliardi di tonnellate di alimenti ancora consumabili, che potrebbero nutrire, per un anno intero, circa 2 miliardi di persone. In Italia lo spreco costa lo 0,5% del PIL e ogni anno finiscono tra i rifiuti dai 10 ai 20 milioni di tonnellate di prodotti alimentari.

Al centro dell’incontro una giovane realtà impegnata su queste tematiche: “Ricibo”, progetto di rete genovese nato nel 2017 dalla volontà di alcune organizzazioni cittadine laiche e religiose, con l’obiettivo di recuperare e ridistribuire le eccedenze alimentari a fini di solidarietà sociale. Una risposta concreta al problema della povertà e dello spreco alimentare, una piattaforma integrata di tutte le realtà che operano sul territorio in questo ambito, che si pone quale obiettivo una città sostenibile, a spreco zero, dove il cibo è un bene comune.

Protagonista dell’incontro è Roberta Massa, coordinatrice del progetto “Ricibo”. Conversa con loro Barbara Ruffoni, responsabile della sede di Sanremo di CREA, il più importante ente italiano di ricerca sull’agroalimentare.

Al termine dell’incontro è previsto un aperitivo, rigorosamente “a km 0”, realizzato in collaborazione con Urbicia Vivas, ristorante nel cuore della “Pigna”, il centro storico della città.

La sera di sabato, alle 21.15, l’esplorazione si sposta al museo civico a Palazzo Nota e si fa spettacolo nella lecture show di Gabriele Vacis Meditazione sul cibo, con la scenofonia di Roberto Tarasco.

A partire dal celebre racconto di Karen Blixen Il pranzo di Babette, da cui è stato tratto anche un indimenticabile film, Vacis conduce lo spettatore in un affascinante viaggio attraverso miti e ricette, economie e speculazioni, giudizi e pregiudizi su ciò che ci nutre. Una narrazione in cui si intersecano il tema dello spreco e quello del senso della vita, terreno ed eterno al contempo. Una riflessione di grande forza in cui la carne e lo spirito trovano la giusta riconciliazione.

Gabriele Vacis, fondatore del Laboratorio Teatro Settimo e dell’Istituto di Pratiche teatrali per la Cura della persona, ha scritto e diretto numerosi spettacoli, tra cui Il racconto del Vajont (Premio Ubu 1994), NovecentoAdriano OlivettiRusteghi. I nemici della civiltàAmleto a Gerusalemme, per citarne soltanto alcuni. Insieme ad Alessandro Baricco ha realizzato la celebre trasmissione di Rai 2 Totem (1998).

Già direttore artistico del Progetto TAM – Scuola per attori del Palestinian National Theatre di Gerusalemme e docente di regia alla Scuola “Paolo Grassi” di Milano, è direttore della scuola per attori del Teatro Stabile di Torino.

Organizzato da CMC/Nidodiragno Produzioni, con la direzione artistica di Angelo Giacobbe, Soleá è realizzato grazie al sostegno del Comune di Sanremo e alla preziosa collaborazione del Forte Santa Tecla e della Direzione Regionale Musei Liguria – Ministero della Cultura.

Le performance e gli incontri di Soleá proseguono domenica 4 settembre negli spazi del Forte di Santa Tecla.

Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero.