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Abbiamo incontrato il professor Marco Macchi che ai nostri microfoni ha raccontato un pezzo di storia riguardante il Porto Vecchio di Sanremo.

“Durante la prima guerra mondiale – afferma Marco Macchi – proprio al Porto Vecchio di Sanremo venne allestita una base per idrovolanti da ricognizione. Questi idrovolanti venivano tirati in secca tramite i binari che ancor oggi sono davanti ai nostri occhi, mentre lo spazio dietro il Forte di Santa Tecla era adibito ad hangar per il ricovero degli idrovolanti. Ciò accadeva perché i sommergibili austriaci affondavano le nostre navi e il modo più efficace per contrastarli era attraverso i mezzi aerei che li sorvegliavano dall’alto”.

“Non è solo questa la curiosità relativa al Porto Vecchio – prosegue il professor Macchi – in quanto presso il molo di levante sono ancora presenti dei resti di quello che fu il molo nel 1500, che all’epoca era un porto ben strutturato che serviva inizialmente per evitare l’insabbiamento ed arginare il torrente San Francesco, ma che divenne un punto importate da dove partivano le imbarcazioni per il trasporto dei barili contenenti i limoni ‘Sanremini’“.