Dopo una attenta e rapida attivitĂ di indagine gli agenti della Sezione Investigativa e della Squadra Volante del Commissariato di Sanremo hanno tratto in arresto M.M per atti persecutori nei confronti di sua madre.
Lâuomo Ăš noto alle forze dellâordine per pregiudizi penali legati ad atti violenti soprattutto nellâambito familiare. Questi, dedito ad uso di alcol e sostanze stupefacenti, per anni ha maltrattato la madre, colpevole a suo dire di non contribuire economicamente al soddisfacimento delle sue dipendenze. A seguito di procedimento penale (peraltro ancora in atto) avviato per i maltrattamenti e le percosse subite per lungo periodo dalla madre, a carico di M.M. veniva disposto lâallontanamento dalla casa familiare e la misura del divieto di avvicinamento.
La pericolositĂ e la continua reiterazione di violazioni inerenti alla misura cautelare del divieto di avvicinamento, dato che il predetto continuava a perseguitare la madre a minacciarla non consentendole di condurre una vita regolare e tranquilla, comportavano la disposizione della misura del divieto di dimora.
In data 30 aprile u.s. la madre di M.M., di anni sessantatrĂ©, veniva seguita dal figlio e minacciata tanto da incutere nella donna un reale timore per la sua incolumitĂ . Per tale condotta la vittima richiedeva lâintervento tramite il Numero Unico di Emergenza 112.
Nonostante tale ultimo episodio, lâuomo non cessava la sua condotta e iniziava a inviare alla madre pesanti minacce di morte accompagnate da frasi ingiuriose e epiteti di ogni genere fino a quando, non ottenendo le risposte volute, passava ai fatti, introducendosi allâinterno del cancello di un magazzino di pertinenza dellâabitazione della madre danneggiando uno scooter, altri suppellettili e il citofono di casa.
Lâatteggiamento persecutorio di M.M. creava nella vittima un perdurante stato di ansia e timore oltre ai numerosissimi messaggi minatori che incutevano una reale paura per la propria integritĂ fisica.
La vittima intimorita dalla vicenda decideva nuovamente di denunciare il proprio figlio presso gli uffici del Commissariato sanremese ove, data la gravitĂ della situazione e lo stato di pericolo in cui la vittima vive, si acquisivano immediatamente ulteriori elementi utili allâattivitĂ investigativa.
Dati i pregiudizi penali e ricostruita la vicenda con inequivocabili elementi indiziari, il GIP di Imperia, su richiesta del Pubblico Ministero, disponeva lâemissione di una misura cautelare in carcere a cui la Polizia di Stato dava immediatamente esecuzione, associando lâuomo alla Casa Circondariale di Imperia.








