Un incontro esclusivo per Sa(n)remo Lettori,la rassegna letterariache prevede la partecipazione di nomi tra i più prestigiosi del panorama culturale contemporaneo, ideata e curata dalla professoressa Francesca Rotta Gentile (docente di lettere del Liceo Cassini)eproposta dall’assessorato alla cultura guidato da Silvana Ormea.

Venerdì 23 febbraio, nella serra La Fenice di Villa Nobel (ore 17), Antonio Scurati, vincitore del Premio Strega, presenterà il libro“Fascismo e populismo- Mussolini”(Bompiani, 2023).

Premiato nel 2019 con l’Ambrogino d’Oro, nel 2020 Scurati è stato insignito dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella dell’onorificenza di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

A moderare l’incontro Lucia Jacona, dirigente scolastica dell’Istituto Colombo di Sanremo con Francesca Rotta Gentile.

Letture a cura dell’attore Eugenio Ripepi, docente del Liceo Amoretti e Artistico.

Intermezzi musicali dell’orchestra dell’Istituto Colombo di Sanremo.

Sarà garantito l’accesso alla serra La Fenice solo a coloro che avranno prenotato: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-sanremo-lettori-23-febbraio-villa-nobel-antonio-scurati-753206359497?aff=oddtdtcreator

L’incontro sarà in diretta sulla pagina facebook e sul canale youtube del Liceo Cassini di Sanremo; si svolge con la collaborazione della Rete 7 delle scuole della Liguria e sono gratuiti per la cittadinanza.

E’ stato inserito dal Liceo Cassini su Sofia con il codice 89550.

Con il suo fascino potente e consolatorio, cento anni fa Mussolini sedusse l’Italia mentre i suoi squadristi la violentavano. In quel duplice gesto, oggi come allora, palpita il cuore nero di ogni tentazione autoritaria.

Che cosa accomuna il fascismo ai sovranismi di oggi? Qual è la cattiva lezione che Mussolini lascia in eredità? L’autore della saga di M, tradotta in tutto il mondo e presto una serie tv, offre una risposta a questi interrogativi.

L’allarme per un ipotetico ritorno del fascismo guarda nella direzione sbagliata. L’attenzione degli allarmati democratici si concentra sui segnali più vistosi: gesti identitari (saluti romani, croci celtiche), violenze fisiche, manifestazioni di odio razziale. Si tratta di fenomeni esecrabili, ma appunto perché plateali forse meno pericolosi rispetto a quello meno immediatamente evidente: i movimenti politici che, pur ripudiando il ricorso alla violenza agita sul piano fisico (ma non su quello verbale) e pur muovendosi all’interno delle regole del gioco democratico, manifestano chiari caratteri ereditari del fascismo novecentesco. Sono quei partiti – spesso difficilmente riconducibili alle categorie di destra e sinistra – che vengono convenzionalmente definiti come populisti o sovranisti.  Mentre i nostalgici dichiarati del nazifascismo non sono che un fenomeno di nicchia, i populisti europei e americani discendono, consapevolmente o inconsapevolmente, non dal Mussolini fondatore del Partito Fascista ma dal Mussolini che per primo intuisce i meccanismi della seduzione politica nella società di massa: in questo libro Scurati individua questi meccanismi e li smonta uno per uno, consegnandoci la chiave dell’epoca inquieta che tutti stiamo attraversando.

Che cosa si fa quando si sta un passo indietro? Si ragiona, si analizza, si prevede? No: si fiuta. E cosa si fiuta quando si riduce la vita politica ai suoi umori? Quasi sempre i malumori. E qual è l’odore dominante quando la civiltà si avvilisce al suo substrato animale? L’odore acido della paura. […] Esiste una sola passione politica più forte della speranza, e questa è la paura. Ma paura di cosa? Paura delle speranze degli altri. Ieri paura del trionfo della rivoluzione socialista, oggi paura del trionfo delle speranze in una vita migliore di popoli costretti a migrare in massa verso l’Europa.

ANTONIO SCURATI

Docente all’Università IULM, editorialista di Repubblica, ha vinto i principali premi letterari italiani ed è tradotto in tutto il mondo. Esordisce nel 2002 con “Il rumore sordo della battaglia”, poi pubblica nel 2005 “Il sopravvissuto” (Premio Campiello) e negli anni seguenti “Una storia romantica” (Premio SuperMondello), “Il bambino che sognava la fine del mondo” (2009), “La seconda mezzanotte” (2011), “Il padre infedele” (2013), “Il tempo migliore della nostra vita” (Premio Viareggio Rèpaci e Premio Selezione Campiello). Del 2006 è il saggio “La letteratura dell’inesperienza”, seguito da altri studi, tra cui la monografia “Guerra. Il grande racconto delle armi da Omero ai giorni nostri”. Del 2018 è “M. Il figlio del secolo”, primo romanzo dedicato al fascismo e a Benito Mussolini: in vetta alle classifiche per due anni consecutivi, vincitore del Premio Strega 2019, è in corso di traduzione in quaranta paesi e diventerà una serie televisiva. Del 2020 è “M. L’uomo della provvidenza” (Prix du livre européen), e del 2022 “M. Gli ultimi giorni dell’Europa”.

Io credo che l’attualità di Mussolini discenda da alcune sue intuizioni su ciò che sarebbe divenuta la politica nell’era delle masse, che allora si apriva e che oggi giunge alla sua fase matura.

La democrazia si è rivelata un esperimento fallimentare, il Parlamento complica inutilmente la vita, tutti i problemi si riducono a un unico nemico invasore, il nemico sta di fronte a te mentre io sto al tuo fianco.

Scurati rivela i presupposti e al tempo stesso i frutti teorici dei suoi anni di lavoro narrativo sul personaggio del Duce; una riflessione potente e inquietante sulle passioni che ci muovono quando dobbiamo scegliere chi ci governa.